Li chiamano "forum della morte". Sono "piazze virtuali" dove dei ragazzini, poco più che adolescenti, scambiano consigli pratici su come suicidarsi. Lo fanno con leggerezza, quasi stessero parlando di scarpe all'ultimo grido o di tinta per le labbra. "Hai provato col nitrito di sodio?", suggerisce sommessamente "Nulla08" ad una utente che non è "ancora" riuscita a farla finita. Qualcuno sperimenta metodi alternativi al "NS" - come chiamano in gergo la sostanza (letale) - per assicurarsi il sonno senza risveglio ma poi ci ripensa: "Meglio il Nitrito". "Piagnucolina" descrive gli effetti dell'avvelenamento in una live chat: "Ho preso l'NS. Ora ho le vertigini e le unghie stanno diventando tutte viola. Non voglio morire adesso", è il suo ultimo messaggio.
Nitrito di sodio per morire. La stessa sostanza che, lo scorso dicembre, ha ucciso Fabio Gianfreda, un brillante 19enne di Latina. "Quei forum andrebbero chiusi e la vendita del nitrito dovrebbe essere regolamentata. Quasi sicuramente, mio figlio ha consultato uno di quei siti prima di togliersi la vita. La pagina era salvata tra i preferiti del suo browser mentre tutto il resto è stato cancellato sia dal telefono che dal pc", afferma a ilGiornale.it Marco Gianfreda, il papà del ragazzo. Ma Fabio non è l'unico ad aver scelto la morte per avvelenamento da Nitrito di Sodio. Prima di lui, lo hanno fatto altri due giovani: "Con le stesse, identiche modalità. Non può essere solo un caso", continua il signor Gianfreda.
Che ragazzo era Fabio?
"Fabio era un ragazzo brillante, appassionato di musica e cinema. Studiava canto e teatro, aveva diverse comitive di amici e tanti sogni nel cassetto da realizzare. Era un ragazzo dotato di grande sensibilità, irradiava luce ed energia positiva".
Poi, cosa è successo?
"Ad un certo punto, a metà maggio 2020 - dopo la fine del lockdown - Fabio si chiude in camera sua per un mese intero. Smette di uscire e di frequentare gli amici. Mia moglie e io ci rendiamo conto che la faccenda è seria, così decidiamo di consultare un esperto. A nostro figlio viene diagnosticata una 'depressione maggiore', gli vengono prescritti farmaci e un percorso di psicoterapia. Fabio segue tutto alla lettera e, circa due mesi dopo, sembra rinato. Comincia a fare progetti di vita a lungo termine, si scrive all'università ma poi decide di cambiare rotta e di seguire la sua passione per il canto. Ma la notte del 10 dicembre decide di farla finita".
Fabio si toglie la vita. Le va di raccontarci cosa è accaduto quella notte?
"Aveva prenotato una camera d'albergo per due notti in un hotel alle spalle della Stazione Termini di Roma. A noi aveva detto che sarebbe andato a dormire a casa di un'amica, eravamo tranquilli. Ma poi, dopo le 21.26 - l'ora dell'ultimo messaggio inviato dal suo telefono - è calato il silenzio. Il giorno successivo, non avendo più sue notizie da molte ore, ci siamo allarmati. E da lì abbiamo scoperto che si era tolto la vita".
Ha lasciato qualche biglietto in cui spiegava le ragioni dell'estremo gesto?
"Sì, c'erano degli scritti. Ma sia io che mia moglie non crediamo siano sufficienti a spiegare la dinamica dell'evento. Fabio ha usato il nitrito di sodio per la farla finita, una sostanza che serve per conservare gli alimenti ma che può rivelarsi letale se assunta in dosaggi elevati".
Dove ha acquistato il nitrito di sodio?
"Da un negozio online di prodotti chimici. Purtroppo, pur essendo una sostanza pericolosa e potenzialmente letale, viene venduta liberamente ed è acquistabile da chiunque".
Secondo lei, come ha scoperto che si trattava di una sostanza letale?
"Dopo la sua morte, ho scandagliato rapidamente i suoi dispositivi (un computer e due telefoni) trovando tra i preferiti salvati nel browser il link ad un forum dove i giovani scambiano consigli pratici su come suicidarsi".
Un "forum della morte"?
"Sì, dove vengono addirittura indicate le dosi e le modalità di somministrazione del nitrito di sodio per assicurarsi la morte. Qualcuno spiega come assumerlo descrivendo il susseguirsi degli effetti minuto per minuto".
Crede che qualcuno abbia aiutato Fabio a farla finita?
"Questo non posso dirlo con certezza, saranno le indagini a chiarire cosa è accaduto. Certo è che ci sono troppe analogie con la vicenda di altri due ragazzi che hanno scelto di suicidarsi col nitrito di sodio. Le stesse identiche modalità, la medesima circostanza del decesso. Ma il punto è un altro: non si può vendere liberamente una sostanza potenzialmente letale su internet e non è possibile che questi 'forum della morte' non vengano chiusi. Io e mia moglie ci stiamo battendo, nel nostro piccolo, affinché altri genitori non siano costretti a vivere il nostro stesso dolore".
Qual è il suo appello?
"L'acquisto di questa sostanza deve essere regolamentato, non è pensabile che possa acquistarla agevolmente anche un ragazzino".
Cosa direbbe ad uno di quei ragazzi che frequenta quei forum?
"Che l'adolescenza è un periodo difficile ma c'è sempre una via d'uscita, una soluzione a tutto.
Ai genitori di questi ragazzi direi, invece, di chiedere al proprio figlio di poter controllare il telefono ogni tanto. Talvolta è lì che sedimenta il dolore e trova terreno fertile la tragedia. Chiunque si trovi nella nostra stessa situazione o abbia bisogno di aiuto, può scriverci a mgianfreda68@gmail.com".
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