"Radiare i medici anti vaccino". La proposta della Regione Puglia

Regioni alle prese con l'emergenza No Vax. La Regione Lazio pensa a far pagare loro le spese sanitarie. In Puglia valutano invece la possibilità di radiare medici e sanitari contrari alla vaccinazione

"Radiare i medici anti vaccino". La proposta della Regione Puglia

Mentre l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, propone di far pagare di tasca propria le spese della degenza a tutti i no vax che finiscono in ospedale o in terapia intensiva, il professor Pier Luigi Lopalco, assessore della Salute in Puglia ed epidemiologo, rilancia suggerendo di radiare dall'ordine dei medici coloro che fanno propaganda no vax. "Il tema dell'opposizione alla vaccinazione va ricondotto in un ambito più chiaro. Chiediamoci quant' è grave. Quante persone sono? E soprattutto quali sono le cause di questo loro atteggiamento?", si chiede Lopalco sul Messaggero spiegando che, in un momento come questo, servirebbe piuttosto "colpire duro chi fa propaganda attiva contro i vaccini". "Si tratta di una schiera nutrita a cui si sono iscritti anche medici e sanitari - spiega - soprattutto con loro non dobbiamo avere remore, un medico va radiato seduta stante. È impensabile che circolino sul web terapie domiciliari assurde, sono solenni stupidaggini".

Il problema dei No Vax

Nell'intervista al Messaggero, Lopalco propone una "contro-propaganda in ogni ospedale, negli studi medici, negli ambulatori" per far capire alle persone che vaccinarsi è fondamentale. E per fare ciò, secondo l'epidemiologo, è necessario "ingaggiare i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta" perché, grazie al rapporto di fiducia che si è instaurato tra di loro e il paziente, solo questi possono essere capaci di spiegare i dubbi a coloro che ne hanno. Secondo D'Amato l'unica soluzione è far pagare di tasca propria le spese della degenza ai no vax che finiscono ricoverati. L'assessore alla Sanità della Regione Lazio sta portando avanti la sua battaglia sulla base di due principi: il primo è che chi rifiuta di vaccinarsi lede la libertà altrui; il secondo è di matrice economica ossia che la spesa quotidiana per un ricoverato in terapia intensiva è di circa 1.500 euro e dal momento che difficilmente i giorni di ricovero sono meno di 17, ecco che ogni malato costa alla Regione circa 25mila euro.

Pugno duro con i medici

Lopalco non è affatto convinto che la soluzione portata avanti dalla Regione Puglia, che determinatissima ad andare fino in fondo sulla proposta di D'Amato e, proprio in queste ore si sta interrogando su come renderla concreta, possa essere la soluzione giusta per risolvere il problema dei No Vax. "Faccio una provocazione: dovremmo estendere il ragionamento anche chi cade con il motorino e non indossa il casco? E a chi finisce in ospedale dopo un incidente senza che indossasse la cintura? Parliamo di cittadini che non comprendono il valore della prevenzione e quindi danneggiano se stessi, la comunità e le casse dello stato. Ma credo che prima che di politica si debba parlare di bioetica e di Costituzione". Quella della Giunta di Zingaretti per questi motivi è una proposta che "va valutata con grande attenzione". Secondo Lopalco qualora venisse approvata questa più che benefici porterebbe ulteriori scontri e tensioni sociali.

Da qui l'idea, piuttosto, di intervenire su "chi fa propaganda attiva contro i vaccini" e, in modo particolare su medici e sanitari. "Soprattutto con loro non dobbiamo avere remore - è la sua posizione - un medico va radiato seduta stante".

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