Una vicenda dai contorni squallidi, un reato odioso e un'indagine aperta dalla squadra mobile di Reggio Calabria che ha portato all'arresto di un 75enne originario del capoluogo di regione. L'accusa mossa nei suoi confronti è pesante: violenza sessuale su una bambina di otto anni. L'uomo ora si trova agli arresti domiciliari.
Secondo la ricostruzione fatta dalla sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della procura reggina, guidata da Giovanni Bombardieri, la bambina sarebbe stata addirittura costretta dall'uomo, con l'uso della forza, a compiere atti sessuali all'interno della sua abitazione. Questo sarebbe accaduto in un momento di distrazione dei famigliari della piccola, momento del quale il 75enne avrebbe approfittato.
A coordinare le indagini su questo drammatico caso il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni e il pubblico ministero Nicola Di Caria. Il lavoro svolto con pazienza e delicatezza dagli inquirenti ha portato all'ordinanza del giudice per le udienze preliminari. L'inchiesta è partita dopo la denuncia presentata dai famigliari della piccola. Rivolgendosi ai poliziotti della squadra mobile, i parenti hanno girato loro le confidenze raccolte dalla bambina subito dopo lo svolgimento dei fatti.
La violenza sarebbe stata confermata dalla stessa vittima.
La bambina sarebbe stata ascoltata in una audizione protetta pochi giorni dopo i fatti. Questi elementi hanno portato, infine, gli inquirenti ad emettere il provvedimento di arresto nei confronti dell'uomo con la pesante accusa di violenza sessuale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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