Matteo Renzi ha glissato, come suo solito, sulle spese sostenute quando era presidente della provincia di Firenze e sindaco del capoluogo toscano. Dice di aver messo tutto online e che il suo caso non si avvicina nemmeno minimamente a quello del (ex) sindaco di Roma, Ignazio Marino.
Eppure, se il chirurgo genovese è caduto su un mucchio di bottiglie di vino pregiato, anche Renzi non è da meno. Innanzitutto, è bene dire che mentre Marino ha pubblicato online anche i giustificativi delle sue cene ("sono stato a cena con", "ho comprato questo e quello"), il premier ha avuto il "coraggio" di rendere pubblico solo il conto finale. Migliaia di euro in cene ai ristoranti. Ma non è questo il punto. Andando a recuperare i documenti "pubblicati online" dal giovane leader del Pd, si può rivangare una spesa che ai più sembra assurda.
I soldi dei contribuenti fiorentini, infatti, sono stati utilizzati per attività di dubbia utilità. Ecco il caso. Nel lontano 2005 cadeva il 30° compleanno di Pimpa, il simpatico cagnolino a pois inventato e disegnato da Francesco Tullio Altan, vignettista che ha collaborato con L'Espresso, Panorama e La Repubblica. Come poteva Matteo Renzi farsi sfuggire l'occasione di organizzare il party alla Pimpa? Impossibile. Tant'è che spese 100mila euro (sì, 100mila) per la bella festa di compleanno.
Nemmeno la più viziata della bambine potrebbe desiderare tanto. Ma il segretario Pd non badò a spese. I 100mila euro vennero destinati alla Fondazione Teatro dell'Archivolto di Genova per la realizzazione di un "gioco teatrale di taglio circense, con bande, parate, acrobati e pupazzi". Cinque spettacoli, tutti a giugno del 2005. Mica poco: 10 acrobati-ballerini, 1 banda musicale composta da 12 elementi e 10 tecnici. La Fondazione aveva chiesto 140mila euro, ma l'allora presidente della provincia riuscì a ottenere uno sconto.
La cifra appare comunque esagerata. Ai bambini sarà anche piaciuto, ma forse si poteva evitare di spendere 100mila euro per festeggiare il compleanno di un fumetto. Non solo. Perché tra le condizioni per erogare il contributo c'era l'impegno preso dalla Fondazione Teatro dell'Archivolto di divulgare l'incasso (2 euro a biglietto) all'Ospedale Pediatrico Anna Meyer di Firenze.
Considerando che i posti disponibili erano circa 800, con 5 rappresentazioni la speranza era quella di raccogliere al massimo 8.000 euro. Non si poteva girare la cifra spesa direttamente ai bambini del Meyer? O anche solo una parte.Pimpa sarebbe stata più contenta. Anche senza festa di compleanno.
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