"Gli ricordano le guardie libiche". E l'immigrato viene assolto per le botte ai militari

La sentenza di assoluzione dell'immigrato scatena la protesta dei sindacati: "Assolto con formula piena perchè i due verificatori, che indossavano le divise, gli ricordavano le guardie che lo picchiavano in Libia"

"Gli ricordano le guardie libiche". E l'immigrato viene assolto per le botte ai militari

Lo hanno assolto e se ne esce "con una pacca sulla spalla". Non ci stanno i sindacalisti della Fit Cisl, rappresentanti dei verificatori e controllori della Ctt Nord di Viareggio. L'immigrato in fondo aveva schiaffeggiato una passeggera, due controllori, aggredito l'autista e pure i carabinieri. Ma, racconta Nicola San Martino, segretario provinciale Cisl, è stato assolto perché "una psicologa che lo assiste ha testimoniato in aula che i due verificatori, che indossavano le divise, al senegalese hanno ricordato le guardie che lo picchiavano in Libia".

Facciamo un salto indietro. Il migrante senegalese era a bordo in un bus quando i controllori gli avevano chiesto di esibire il biglietto. Come scrive la Nazione, alla richiesta di documenti l'uomo sarebbe andato su tutte le furie. Prima aveva schiaffeggiato una donna che gli ricordava come "tutti devono pagare il biglietto", poi s'era accanito contro controllori, autista (rompendo pure il parabrezza) e carabinieri arrivati sul posto con ben due pattuglie.

Bene. Nei giorni scorsi il nigeriano è stato processato e assolto dal giudice. La sentenza ha irritato, e non poco, i sindacati di categoria. Che alla Nazione hanno spiegato tutto il loro disappunto: "l'uomo che ha aggredito il nostro personale - si legge sul quotidiano toscano - e ha rotto il parabrezza del bus, è stato assolto con formula piena perchè ritenuto incapace di intendere e di volere nel momento del fatto. Una psicologa che lo assiste ha testimoniato in aula che i due verificatori, che indossavano le divise, al senegalese hanno ricordato le guardie che lo picchiavano in Libia".

Alla fine, fa sapere Nicola San Martino, l'extracomunitario se la caverà senza neppure "il risarcimento del danno del parabrezza del bus".

Il commento del segretario provinciale del Cisl è durissimo: "I nostri verificatori sono stati malmenati, i carabinieri pure, il bus danneggiato e gli utenti spaventati a morte - ha detto - E l'autore di tutto ciò, salito senza titolo di viaggio, ne esce con una pacca sulla spalla. C'è più di qualcosa che stona".

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