Accoltellato per una consegna a domicilio. Ci sarebbe un panino "rubato" dietro l'aggressione a un rider di 25 anni, accoltellato a Napoli lo scorso 21 marzo. I Carabinieri hanno analizzato i video delle telecamere di sicurezza e hanno arrestato per tentato omicidio un 28enne originario di Secondigliano.
La misura cautelare è stata emessa dal gip al termine delle indagini, coordinate dal pm Enrica Parascandolo. Il movente si nasconde dietro un ordine a domicilio ricevuto dal McDonald's di Miano, quartiere della zona nord del capoluogo campano. Il fermato, anche lui rider, era arrivato davanti al fast food per ritirare un ordine, mentre secondo qualche regola non scritta dei rider della zona, quel sacchetto doveva essere ritirato dal 25enne. A far scoppiare la lite sarebbe stata proprio l'accusa di "aver sconfinato" in una zona vietata, perché "feudo" di consegna di un altro gruppo di fattorini. La lite si era presto trasformata in colluttazione, e il più giovane era stato colpito al torace e alla schiena dai fendenti del 28enne, il tutto mentre quest'ultimo veniva malmenato dai compagni del rivale. Pochi giorni dopo l'episodio, le forze dell'ordine avevano ritrovato un coltello insanguinato dentro un cestino poco lontano dal ristorante.
Entrambi i giovani erano stati soccorsi al Cardarelli di Napoli. Il primo, ferito gravemente, era stato trasportato d'urgenza in ospedale e aveva poi riferito di essere stato aggredito da una gang che voleva rubargli il motorino. Il secondo, invece, si era presentato da solo al pronto soccorso e aveva raccontato, come il 25enne, di essere stato vittima di una banda che gli aveva poi rubato lo scooter, omettendo un piccolo dettaglio: ovvero che all'aggressione aveva reagito con le coltellate. Gli inquirenti avevano subito collegato i due episodi e, grazie alle testimonianze dei dipendenti del McDonald's, a quelle degli stessi protagonisti e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno ricostruito la dinamica dell'episodio. L'aggressore è stato arrestato ieri mattina dalla Squadra mobile della questura partenopea e ora si trova ai domiciliari.
Due mesi prima dell'accoltellamento,
il 5 gennaio, un altro fattorino napoletano, un padre di famiglia di 52 anni, era stato aggredito da una banda - due dei quali minorenni - che gli avevano rubato il motorino. I ladri lo avevano lasciato a terra agonizzante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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