Protestava contro la burocrazia italiana, forse la lentezza dell'iter amministrativo per ottenere il permesso di soggiorno nel nostro Paese. E allora, quale modo migliore per far valere le proprie ragioni, se non salire su una gru di oltre trenta metri e scatenare il panico, bloccando mezza città.
Protagonista è un richiedente asilo pachistano, di circa quarant'anni, in Italia già da diverso tempo. Intorno alle 13, è stato visto salire sulla gru da un passante, che ha lanciato l'allarme e in pochi istanti sono sopraggiunti vigili del fuoco, polizia e 118. Subito dopo è stata bloccata l'Aurelia, in un tratto di circa centocinquanta metri, all'altezza di piazza Cesare Battisti, consentendo il transito soltanto ad autobus e mezzi di soccorso.
La gru era collegata al cantiere di un albergo in fase di ristrutturazione. Alcuni vigili del fuoco hanno provato ad arrampicarsi per trattare con il migrante, altri invece si sono portati sul davanzale di una stanza dell'ultimo piano, parlandogli in inglese e cercando di riportarlo alla ragione.
Le operazioni di soccorso sono durate più di un'ora, richiamando l'attenzione di molti passanti, in un momento di punta del sabato. E' stato chiesto anche il supporto di un'autoscala dei vigili del fuoco, ma alla fine non c'è stato bisogno del suo intervento. Il quarantenne ha rischiato molto sia a salire, che a scendere. Il vento che soffiava a quella altezza, infatti, avrebbe potuto farlo precipitare nel vuoto. Alla fine, quando ormai sembrava tutto perduto, l'uomo è stato convinto a desistere e, poco per volta, è tornato in superficie.
Medici e infermieri del 118 e volontari della Croce Rossa lo hanno condotto in ambulanza per un controllo e successivamente in ospedale. Proprio in quel momento, ha tirato fuori dallo zaino un plico di documenti e, in maniera piuttosto confusa, ha provato a spiegare le ragioni del proprio exploit. Un gesto dimostrativo con il quale ha voluto catturare l'attenzione delle autorità italiane, cogliendo nel segno. Accertamenti sono in corso da parte della polizia per ricostruire la vicenda.
Sembra che il quarantenne lavorasse come operaio in Italia. La situazione dei migranti al confine con la Francia è sempre più tesa. Soprattutto, a Ventimiglia, dove molti richiedenti asilo cercano di espatriare abusivamente in Francia, ma le autorità transalpine che presidiano la frontiera, li respingono nel nostro Paese.
In questi giorni il sindaco della città di confine, Gaetano Scullino (indipendente, area centrodestra), ha lanciato l'ennesimo appello al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, senza il cui aiuto è impossibile intervenire in maniera definitiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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