Roma, abusi alla materna, i racconti choc dei genitori: "A mia figlia chiedeva di mettergli le mani nei pantaloni"

I genitori raccontano le parole dei bimbi abusati nella scuola materna di Roma

Roma, abusi alla materna, i racconti choc dei genitori: "A mia figlia chiedeva di mettergli le mani nei pantaloni"

"A mia figlia chiedeva di mettergli le mani nelle tasche dei pantaloni, le diceva che era un bel gioco. Ancora devo riprendermi, sono sconvolta, non potevo immaginare tanto orrore", inizia così uno dei racconti choc dei genitori della bimbe della scuola materna di Romafinita investita dal ciclone degli abusi sessuali di cui è accusato un insegnate d'inglese di 25 anni.

Le lacrime delle mamme

Il dolore è forte e le lacrime sul volte delle madri continuano a scorrere. "I bambini hanno capito che è successo qualcosa - prosegue una mamma - che non va, alcuni sono sotto choc, per altri, come spero per mia figlia, tutto rimarrà come un gioco. Ora voglio solo che dal carcere quello schifoso non esca più". Insieme agli altri genitori sono stati convocati dai carabinieri nel padiglione polivalente i quali hanno spiegato con le denunce contro il maestro fossero vere e che i casi erano stati registrati dalle microtelecamere installate nel laboratorio. Il pedofilo è stato inchiodato dai nastri. Gli abusi su una dozzina di bimbi.

"Il maestro di inglese ci fa fare un gioco strano", raccontavano le bimbe a casa. L'insegnante, Jonathan T.di 25 anni, non ha dato nessuna risposta durante gli interrogatori di venerdì scorso. Ammutolito dalle immagini registrate, come un genitore che ammettono: "Sono distrutta, se lo prendo lo ammazzo. Ha rovinato la mia bambina.

È capitato proprio alla mia famiglia? È un incubo". Un'altra mamma ammette: "Quel maestro era arrivato da poco, ha anche un bambino di appena un anno, non so con quale coraggio potesse abbracciarlo".

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