Chiunque abbia mai avuto l'occasione di vedere i filmati, non dimenticherà per tutta la vita l'impressione che produce lo spettacolo dell'uccisione delle foche. Non sempre, per fortuna, i graziosi mammiferi vengono massacrati a bastonate, come a volte si vede fare tra i ghiacci dell'Artico da parte dei cacciatori di pellicce.
Ciononostante ha causato grande impressione, in Gran Bretagna, la notizia che ben 205 pinnipedi sono stati uccisi nella sola Scozia da parte della Reale società per la prevenzione della crudeltà contro gli animali. Avete letto bene: sembra incredibile, ma la società per la promozione del benessere degli animali abbatte - legalmente - diverse decine di foche ogni anno. L'obiettivo è quello di preservare i salmoni d'allevamento, che rappresentano una delle maggiori risorse delle esportazioni scozzesi.
Nonostante tutte le misure di protezione degli allevamenti messe in campo, le foche riescono comunque ad abbattere ogni barriera e a penetrare tra le vasche dei salmoni, facendovene strage. Curiosamente, molti degli allevatori coinvolti nel piano di abbattimento delle foche prendono parte all'iniziativa "Freedom Food", che dovrebbe garantire "il benessere degli animali da cui proviene la carne, il pesce e le uova venduti nei supermercati".
Contro questo paradosso si sono scagliati animalisti ed ambientalisti, a partire dalla Peta, l'associazione per il trattamento etico degli animali: "È scandaloso che le foche vengano private della vita perché un supermercato possa sottrarre loro la loro unica fonte di cibo".
Dalla RSPCA, però, rispondono che la missione della Reale società è quella di garantire il benessere di tutti gli animali
e che l'abbattimento delle foche era "l'ultima risorsa" per salvare i salmoni. Dei 222 allevamenti di salmoni in Scozia che prendono parte al "Freedom Food" scozzese, ventisette sono coinvolti nella mattanza delle foche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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