"A scuola niente pancia scoperta". La lettera della preside scatena la protesta

"Abbigliamento appropriato". La circolare inviata alle famiglie degli studenti dalla preside di un liceo in Alto Adige accende la polemica e riapre il dibattito sul dress code a scuola

"A scuola niente pancia scoperta". La lettera della preside scatena la protesta

A scuola "niente magliette che lascino la pancia completamente nuda". Il codice di abbigliamento richiesto dalla preside ha scatenato la polemica in un liceo di Brunico (Bolzano). Come già accaduto in altre parti d'Italia. Stavolta a creare frizioni è stata una lettera inviata dalla dirigente scolastica di un istituto pedagogico in lingua tedesca alle famiglie degli studenti: nella circolare, si richiedeva che gli alunni si attenessero al rispetto di un "abbigliamento appropriato" durante l'orario delle lezioni. Apriti cielo.

Il dress code ha scontenato innanzitutto i ragazzi, che per protesta si sono presentati in classe con con magliette corte e top, lasciando scoperto l'ombelico. Nella lettera della discordia, la preside Isolde Maria Künig ribadiva: "Preferibilmente vanno evitate magliette che lascino la pancia completamente nuda". Al contempo, come riporta la stampa locale, nel testo inviato alle famiglie venivano menzionate anche possibili sanzioni per coloro che non si fossero adeguati alla direttiva. Nei fatti, tuttavia, il richiamo della dirigente scolastica ha ottenuto l'effetto opposto, trasformandosi in un vero e proprio caso balzato all'attenzione delle cronache.

A seguito delle proteste e del gesto simbolico degli studenti, la preside ha smorzato i toni nel commentare la vicenda. "Forse ho sbagliato a mettere questi concetti in forma scritta perché non si è inteso il tono della formulazione", ha affermato Isolde Maria Künig, interpellata dal Corriere dell'Alto Adige. Poi è in parte tornata sui suoi passi, almeno rispetto alle modalità della comunicazione. "La lettera ha preso un significato differente da quelle che erano le intenzioni. Avrei dovuto parlare direttamente con gli studenti", ha affermato.

Forma e sostanza: ancora una volta il tema dell'abbigliamento tra i banchi è riuscito a dividere. A dimostrazione della debolezza che oggi purtroppo affligge l'istituzione scolastica.

Di dress code in classe si era discusso anche nei mesi scorsi, a seguito degli emblematici episodi avvenuti in due licei romani. In quel caso, tuttavia, la richiesta dei docenti di adeguarsi a un determinato codice di abbigliamento era avvenuta con toni decisamente forti, irrispettosi verso gli studenti.

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