Hanno sollevato dubbi fin dall'inizio e all'appello ne mancano ancora 2 milioni. Ma per gli studenti sui banchi a rotelle ci sono dubbi: bocciati. È proprio "impossibile scrivere o disegnare", hanno sentenziato i 400 mila "fortunati" che li hanno testati. E i motivi per cassare i banchi a "seduta innovativa" fortemente voluti dalla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina sarebbero diversi.
Prima cosa: lo spazio per le gambe. “Se ci sono alunni alti, non ci entrano”, ha commentato il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, visitando una delle scuole dell’Istituto Ognissanti, dove i banchi sono già arrivati. Lo spazio per le gambe, infatti, è ridotto e il rischio è quello che un ragazzo un po’ più alto dovrebbe trascorrere ore con le gambe distese in avanti perché sotto al banco mancherebbe lo spazio necessario. Ancor più critica l’assessore comunale di Codogno Maria Rapelli: “Non sono funzionali” ha chiosato lapidaria. Non solo. Anche le dimensioni dello scrittorio non passano l’esame: troppo piccolo e instabile, non c’è nemmeno lo spazio per appoggiare il gomito, figuriamoci il dizionario o qualsiasi altra strumentazione necessaria. Il problema sarà evidente alle prime verifiche di inglese o di latino, casi in cui il vocabolario è indispensabile. "Dove lo metteremo?", si chiedono i ragazzi. e ora le scuole che hanno comprato i banchi ultramoderni a scatola chiusa si trovano, da sole, a fare i conti con dubbi e perplessità di genitori e studenti. “Non li abbiamo collaudati, speriamo che dal ministero li abbiano mandati a norma. Questi sono quelli che ci hanno inviato, non avevamo possibilità di scelta", ha abbozzano quasi imbarazzata la dirigente scolastica dell'Istituto Ognissanti di Codogno.
A storcere il naso sui banchi rotanti a prova di distanziamento sono anche i fisioterapisti. “Non vanno bene, c’è uno spazio limitato tra la sedia e l’appoggio e non c’è dinamica. Obbligano a una una sola posizione, senza possibilità di compensazione”. Insomma secondo Giuseppe Celesti, fisioterapista, sarebbero proprio deleteri, impedendo ai ragazzi di assumere una corretta postura. "La postura ideale sarebbe quella di cambiare sempre postura e movimento. E questa sedia non lo consente, sembra una piccola gabbia, sia pure dorata", sentenzia Celesti. Sì, perché piccolo, colorato e dinamico, il banco a rotelle non sarebbe soltanto nocivo, ma pure costoso. Circa 300 euro l'uno che va moltiplicato per i 2 milioni di banchi ordinati dal ministero dell'Istruzione. Un flop da 600 milioni di euro. Mentre le consegne proseguono, le scuole dove sono arrivati i 400 mila banchi rotanti provano a capire come utilizzarli.
Dopo i dubbi su efficienza e comodità, si pensa magari di usarli per una lezione non necessariamente frontale. Qualcuno suggerisce di tenerli per lavori di gruppo o laboratori. In ogni caso starà all’insegnante decidere. E se non c’è abbastanza spazio per scrivere, si potrà usare un tablet. Ammesso che ci sia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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