Probabilmente, quando ha escogitato questo stratagemma per riconquistare il cuore della sua ex fidanzata, pensava sarebbe andato a buon fine, consentendogli di tornare con lei. Ma, soprattutto, non immaginava che sarebbe finita con l'arrivo dei carabinieri e la richiesta di aiuto della donna disperata nel vedere l'ex compagno in piedi sui binari della ferrovia. Ma è andata esattamente così. È accaduto a Senigallia, in provincia di Ancona, a un uomo che ha finto di togliersi la vita per finta per tornare con la donna con cui si era separato.
La dinamica del finto suicidio
Secondo quanto riportato da Il resto del Carlino, l'uomo, un 53enne di Fano (Pesaro Urbino), è stato denunciato per procurato allarme, proprio perché qualche giorno fa ha generato il panico lungo la linea ferroviaria all'altezza della frazione di Cesano, nell'Anconetano. Domenica pomeriggio, infatti, ai carabinieri di Senigallia, in provincia di Ancona, è arrivata una telefonata: una donna, disperata, chiedeva aiuto perché il suo ex compagno si trovava su binari ferroviari, a cui lui era arrivato passando attraverso un tratto scoperto della linea adriatica a Cesano, e minacciava di suicidarsi.
L'intervento dei militari
Appena ricevuta la telefonata, i militari si sono precipitati sul tratto in cui il 53enne stava mettendo in scena il finto suicidio. I carabinieri, infatti, immaginando si trattasse di un caso in cui era necessaria un'assistenza psicologia, prima di raggiungere l'uomo hanno chiesto l'intervento e il supporto anche del personale sanitario del 118, temendo per l'incolumità dell'uomo. Ma una volta arrivati sul posto, le forze dell'ordine hanno identificato la coppia, verificando che l'uomo era sceso dai binari e si era calmato.
La "confessione" del finto suicida
Ma interrogando il 53enne, i carabinieri hanno accertato che, in realtà, l'uomo non era affatto intenzionato a togliersi la vita, ma con il suo gesto voleva soltanto attirare l'attenzione dell'ex compagna, con la quale voleva recuperare una relazione ormai conclusa. Proprio per questo motivo, i militari hanno contestato al finto suicida il reato di procurato allarme e ora dovrà rispondere del suon gesto davanti all'autorità giudiziaria.
Un caso simile
Ma un caso molto simile era accaduto qualche anno fa, quando nel 2014 un operaio di 23 anni di Valle Castallana, in provincia di Teramo, aveva compiuto un gesto molto simile per riallacciare i rapporti con la sua ex fidanzata. In quella circostanza, il giovane si era fatto un selfie a casa sua puntandosi una pistola sotto al mento. Secondo quanto riportato da Leggo, il 23enne aveva scattato la foto e l'aveva inviata tramite WhatsAppa alla sua compagna.
Ricevendo l'immagine, la giovane si era allarmata e aveva chiamato il 112, spaventata che l'operaio potesse ammazzarsi sul serio. Anche in quella circostanza, il 23enne era stato denunciato per lo stesso reato di procurato allarme.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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