Quei "chili di troppo" le stavano stretti. Così Angela Iannotta, mamma di 28 anni, aveva deciso di sottoporsi a un intervento di chirurgia gastrica per perdere peso. Il medico a cui si era rivolta l'aveva rassicurata sull'esito dell'operazione, certo che sarebbe andata a buon fine. E invece la 28enne è finita in coma. Dal 3 febbraio è intubata e aggrappata disperatamente alla vita.
L'operazione
Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, il calvario di Angela, mamma di due bambini piccoli, comincia undici mesi fa. Da quando decide di contattare uno specialista napoletano, Stefano Cristiano, per perdere peso. Il medico le prospetta un intervento di by pass grastrico che, modificando la conformazione dello stomaco, impone al paziente di rivedere in misura drastica le proprie abitudini alimentari. Nonostante la contrarietà del marito, la 28enne accetta di sottoporsi all'operazione. Dunque armata di buoni propositi, si rivolge a una clinica de L'Aquila suggeritale dal chirurgo. L'intervento, tutt'altro che banale, si conclude senza grossi problemi e la donna viene dimessa in pochi giorni.
La tragedia
La situazione precipita quando Angela torna a casa. Nel giro di soli dieci mesi perde circa 60 chili: troppi e in troppo poco tempo. Il marito glielo fa notare ma lei non intende gettare la spugna. Finché quel dimagrimento non la costringe a letto per giorni con febbre alta, dolori addominali e vomito. Il medico Stefano Cristiano la rassicura ritenendo che i sintomi riportati siano in linea col decorso post-operatorio ordinario. Eppure Angela fa fatica ad alzarsi, a camminare. Poi sopraggiungono anche problemi di natura ginecologica. A quel punto, si rivolge a un altro specialista che comprende immediatamente la gravità della situazione disponendo il ricovero per la giovane mamma. Il dottor Cristiano la sottopone ad un nuovo intervento di by pass gastrico ma le codizioni della 28enne non migliorano. Anzi, sta sempre peggio. La notte del 3 febbraio accade l'irreparabile. Angela viene trasferita d'urgenza all'ospedale di Caserta con una setticimia in corso.
I medici del nosocomio casertano sono costretti ad asportarle la milza, una parte del fegato e un tratto del colon. Angela resiste ma la sua vita resta aggrappata a un macchinario. Il marito, assistito dall'avvocato Raffaele Gaetano Criliseo, ha denunciato la vicenda alla polizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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