Ogni Papa ha il suo stile, questo è noto. Giovanni Paolo II missionario e comunicatore, Benedetto XVI raffinato intellettuale ed esegeta, Francesco il Papa della gente.
Ciascuno con le proprie peculiarità, il proprio messaggio, la propria cifra comunicativa. E con i propri gusti in fatto di vacanza. Papa Wojtyla era notoriamente un grande sportivo, amante delle sciate in alta montagna e delle nuotate nella piscina fatta appositamente costruire a Castel Gandolfo. Papa Ratzinger ha sempre prediletto i soggiorni in montagna o ai Castelli Romani, assorto nelle sue letture o negli esercizi al pianoforte.
Papa Bergoglio, invece, ha inaugurato una tradizione nuova all'ombra dei Sacri Palazzi. Fa le vacanze ma resta a Roma. Non amando la tranquilla quiete della residenza estiva dei Pontefici, che a suo parere è forse troppo principesca - e che per questo ha aperto al pubblico trasformandola, di fatto, in un museo - il Pontefice argentino sceglie di rimanere in Vaticano.
Certo, cambia abitudini: si sveglia più tardi, ha più tempo per la preghiera e per le letture. Sospende le udienze generali del mercoledì e mantiene solo l'appuntamento fisso dell'Angelus domenicale.
Una scelta che affonda le sue radici nella tradizione familiare dei Bergoglio in Argentina: "Non eravamo ricchi, non facevamo le vacanze: arrivavamo alla fine del mese tranquillamente ma nulla di più", raccontò una volta l'allora arcivescovo di Buenos Aires. Le ultime vacanze vere e proprie risalgono addirittura al 1975, quando il Santo Padre andò in ritiro con la comunità gesuita poco lontano dalla capitale argentina. Da allora, più niente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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