È finito male, ma fortunatamente senza gravi conseguenze un tentativo di soccorso da parte di un agente della Polfer a bordo di un convoglio che viaggiava lungo la costa adriatica. L'agente è intervenuto per prestare soccorso a un giovane marocchino di 23 anni che stava manifestando atteggiamenti autolesionisti ma, al suo arrivo, è stato aggredito dal ragazzo, che l'ha colpito alla testa e al torace provocandogli una vistosa ferita con trauma cranico e la frattura di due costole. In suo soccorso è sopraggiunto un altro poliziotto, che è stato a sua volta aggredito dallo straniero riportando alcune lesioni.
I fatti si sono svolti attorno alla mezzanotte tra venerdì e sabato in un treno diretto a Ravenna. L'intervento della polfer è stato richiesto dal capotreno che, effettuando il consueto controllo sui vagoni, ha notato due ragazzi stranieri visibilmente alterati che non rispondevano agli stimoli. A quel punto, alla prima fermata utile, sono saliti a bordo i due uomini della polfer e una squadra di soccorso. Una volta rianimati, uno di loro ha iniziato a procurarsi ferite con un cutter e a quel punto è intervenuto il poliziotto per tentare di disarmarlo ed è scattata la furia del marocchino. È stato necessaro l'intervento di due volanti della polizia per placarli e alla fine i due sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Sentiti dal giudice per direttissima, i due sono stati rinviati a giudizio e l'udienza è stata fissata per il 5 agosto ma sono a piede libero.
"Questi episodi accadono perché certe persone, che non hanno nulla da perdere, sanno che le forze dell’ordine, in Italia, sono l’anello debole della catena. Nei loro Paesi mai alzerebbero un dito contro la polizia. Ma qui si sentono impuniti", ha commentato il deputato della Lega, Gianni Tonelli, segretario nazionale aggiunto del sindacato di polizia Sap. Gianni Pollastri, segretario Fsp della polizia di Stato, ha dichiarato: "Una gestione lacunosa dell’immigrazione e un sistema penale affievolito nella sua funzione di deterrenza spingono chi non è incline al rispetto delle regole del vivere civile a imporsi con violenze e prepotenze nei confronti di chi deve far rispettare qualsiasi regola. Siano poliziotti, controllori, infermieri o insegnanti".
Il problema dei treni è ben noto, come ha sottolineato Amedeo Landino, segretario del Siulp:
"Sono diventati campi di battaglia, come dimostrano le continue aggressioni al personale e alla Polfer. Ecco perché come Siulp da tempo chiediamo giubbetti sottocamicia e taser, per fare fronte a questa deriva".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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