Brescia, arrestato immigrato per apologia di terrorismo

Il bengalese scriveva sui social frasi inneggianti l'Isis. Salvini: "Quei buonisti che hanno aperto i porti chiedano scusa agli italiani"

Brescia, arrestato immigrato per apologia di terrorismo

Ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 20enne del Bangladesh, richiedente asilo sul territorio nazionale, per il reato di apologia di terrorismo. È successo a Brescia, nelle prime ore della mattinata odierna.

All'interno di un'operazione preventiva per il contrasto del terrorismo di matrice islamica, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno monitorato la pagina del colpevole, utilizzata a scopo propagandistico. I finanzieri sono riusciti a risalire al luogo nel quale risiedeva il giovane, una struttura di accoglienza profughi, grazie ad una fotografia postata sulla sua stessa pagina Facebook.

"I need war...ho bisogno di guerra", "il paradiso mi attende", "blood boy", "la morte aspetta tutti", "felice giorno della morte", queste sono alcune delle frasi pubblicate dal giovane, ma quelle che più di altre hanno destato maggior interesse investigativo sono state le "frasi inneggianti" condivise su Facebook in concomitanza con tragici attentati: del 4 giugno 2017 a Londra, del 17 agosto a Barcellona e del primo novembre a New York.

Oltre alle immagini e alle frasi, il profilo conteneva diversi video violenti che professavano l'arrivo di un altro "eroe" sulla terra come Saddam Hussein e video propagandistici della vita eterna concessa a chi muore in nome di Allah contro le oppressioni del mondo occidentale.

A commentare l'arresto, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "A questo punto aspetto le scuse a 60 milioni di italiani da parte di quei buonisti che hanno aperto i porti e svuotato i portafogli dei cittadini. Da parte mia, non mollo: il Decreto immigrazione è in arrivo".

Parole dure arrivano anche dal segretario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi: "L'arresto di un immigrato richiedente asilo bengalese ospitato in un struttura di accoglienza nel bresciano rappresenta un segnale di allarme importante per la Lombardia, che ospita più di 25mila richiedenti asilo sul suo territorio, e fa cadere il castello di menzogne messo in piedi in questi anni dal Pd e dalla sinistra. Eccoli i poveri profughi che scappano da chissà quale guerra, dato che in Bangladesh l'ultima guerra risale a inizio anni '70".

"Ospitavamo e mantenevamo a 1100 euro al mese un potenziale jihadista - continua Grimoldi -.

Ma si può essere così sprovveduti e imprudenti da far arrivare qui criminali e terroristi, ospitarli, coccolarli e mantenerli a 1100 euro al mese, dotandoli anche di cellulari e connessione Internet, in modo da garantirgli gli strumenti per delinquere o fare propaganda terroristica come in questo caso? Per anni il Pd e la sinistra boldriniana si sono riempiti la bocca di accoglienza verso chi fugge dalla guerra: questo bengalese non fuggiva da nessuna guerra e vaneggiava di colpirci e ucciderci. Ecco cosa ci hanno messo in casa i governi del Pd, abbiamo speso 25 miliardi dal 2013 per inocularci le metastasi del cancro del terrorismo islamico. Per la serie chi è cagion dei suoi mali".

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