Arriva dalla città di Torino la notizia dell'ennesimo caso di violenza commessa nei confronti di un membro delle forze dell'ordine durante l'adempimento delle proprie funzioni. Stavolta a farne le spese è un carabiniere della compagnia di San Carlo, finito in ospedale dopo che un uomo di etnia sinti ha tentato di investirlo con la propria auto mentre cercava di fuggire.
I fatti, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si sono verificati durante la giornata dello scorso venerdì 4 gennaio. Considerato il crescente numero di denunce di furto inoltrate dai cittadini, gli uomini dell'Arma erano impegnati in un'operazione di pattugliamento della zona dove in più occasioni i ladri avevano colpito, ossia le aree di sosta nei pressi della basilica di Superga.
Qui, infatti, erano stati registrati diversi casi di auto trafugate.
Venerdì i carabinieri hanno finalmente colto i responsabili sul fatto. Un uomo ed una donna di etnia sinti avevano infatti appena messo a segno l'ennesimo colpo dopo essere riusciti ad aprire un veicolo posteggiato nelle vicinanze della basilica, quando sono stati raggiunti dai militari, che hanno loro intimato di fermarsi.
Decisi ad evitare l'arresto, i due si sono immediatamente dati alla fuga, salendo a bordo di una Fiat Multipla. Da qui è scattato l'inseguimento, durante il quale uno dei carabinieri di pattuglia è rimasto ferito. Il militare, che per arrestare la corsa dei due criminali aveva fermato di proposito la "gazzella" lungo la strada da loro imboccata, per poco non è stato investito dall'uomo alla guida, che lo aveva puntato per cercare di metterlo sotto.
La coppia ha quindi proseguito con la sua fuga, durata ben 9 chilometri e successivamente terminata a San Mauro Torinese (Torino), dove la loro auto è andata ad impattare contro due vetture incrociate lungo la strada. Bloccati dunque in via Rivodora, i due sinti sono stati finalmente fermati ed arrestati. Si tratta di un 42enne e di una 38enne, entrambi residenti a Torino, ora dietro le sbarre con le accuse di furto aggravato, resistenza in concorso, tentato omicidio e lesioni personali.
Immediatamente assistito dai colleghi, il carabiniere ferito ha avuto necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove ha ricevuto una prognosi di 7 giorni.
Nessuna conseguenza, invece, per i conducenti delle auto centrate dalla vettura degli stranieri che tentavano di sottrarsi all'arresto.
Durante la perquisizione effettuata sulla Fiat Multipla, i militari della compagnia di San Carlo hanno rivenuto due telefoni cellulari, 2mila euro in contanti ed un martelletto
frangivetro, oggetto utilizzato per compiere i furti. Stando alle prime dichiarazioni, sarebbero oltre una decina i furti commessi dalla coppia nella sola area della basilica. Tutto è ancora comunque da verificare.
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