"Ho parlato di omicidio di Stato perché mio figlio non è morto, è stato ucciso, perché lo Stato non ha tutelato i suoi cittadini". Queste le parole di Roberto Battiloro, padre di Giovanni, uno dei quattro giovani di Torre del Greco (Napoli) morti nel crollo di Ponte Morandi a Genova lo scorso 14 agosto di cui sono in corso i funerali.
Il padre di Giovanni promette di dare battaglia perché sia fatta giustizia per le vittime del crollo: "Oggi piangiamo i nostri cari - ha detto - ma da domani dobbiamo trovare la forza tutti insieme, con tutti quelli che mi aiuteranno, per cercare di far sì che queste tragedie non accadano più".
"Morti per incuria"
Dure anche le parole dell'arcivescovo
Crescenzio Sepe durante il rito funebre celebrato oggi nella basilica di Santa Croce a Torre del Greco. "Siamo riuniti in questa chiesa per pregare per questi nostri fratelli immaturamente morti per la tanta incuria che si è manifestata in questo drammatico evento", ha detto.
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