L'accusa è di aver commesso diversi attentati esplosivi tra il 2017 e il 2019, tra cui l'ordigno alla sede della Lega di Ala (Trento) dello scorso 13 ottobre. L'operazione l'hanno chiamata "Renata" e dalle prime ore di oggi, gli uomini della Polizia di Stato di Trento, della Digos e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, insieme ai carabinieri del Ros del comando provinciale di Trento, stanno eseguendo misure cautelari nei confronti di sette anarco-insurrezionalisti.
La cellula di Trento, smantellata dalle forze dell'ordine in queste ore, sarebbe dedita ad attacchi contro obiettivi istituzionali. L'operazione e le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Trento, hanno quindi accertato l'esistenza di un'organizzazione terroristica di matrice anarchica.
Sugli arresti è intervenuto anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha dichiarato: "Complimenti a Polizia e Carabinieri: con un blitz antiterrorismo hanno arrestato sette anarco-insurrezionalisti. È successo in Trentino. Questi signori sarebbero i responsabili di vari attentati, tra i quali l'ordigno fatto esplodere davanti alla sede della Lega. Nessuna tolleranza per violenti e criminali".
In queste ore sono in corso diverse perquisizioni nelle abitazioni degli
indagati e delle persone ritenute contigue all'associazione.Agli atti dell'inchiesta c'è anche il contenuto di un'intercettazione: "Per fare la rivoluzione", si sente, è necessario "ammazzare qualcuno".
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