Aprire un nuovo centro di rimpatrio, ovvero un luogo di trattenimento di cittadini stranieri in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione. Un modo per contrastare in maniera più efficace i fenomeni di spaccio e atti predatori che si stanno verificando sempre più a Firenze e provincia. Solo che stavolta, la proposta non è arrivata da un esponente di centrodestra: l'idea è di Alessio Spinelli, sindaco del Partito Democratico che governa Fucecchio (la cittadina toscana che diede i natali a Indro Montanelli) e il diretto interessato l'ha espressa nell'ultima seduta del consiglio comunale, dopo averne parlato con il prefetto.
"Occorrono centri di permanenza e rimpatrio per combattere questa forma di criminalità perché le nostre forze dell'ordine non hanno strumenti efficaci contro questi soggetti, sono costretti a tenerli qualche ora in caserma e poi a rilasciarli. Servono misure drastiche che colpiscano duramente le organizzazioni malavitose, togliendo loro la manovalanza rappresentata dagli immigrati irregolari - il suo intervento, ribadito in un comunicato - una di queste è l'arresto e il rapido rimpatrio degli spacciatori pluripregiudicati che si trovano sul territorio nazionale in maniera illegale. Potrebbe essere fatto in tempi rapidi se venissero ripristinate alcune delle strutture detentive mai utilizzate che ci sono anche in Toscana. Penso al carcere di Veneri, ad esempio, nel Comune di Pescia (in provincia di Pistoia, ndr). Un edificio di ben 1500 metri quadrati, costruito nel lontano 1986 e mai entrato in funzione. E non lo dico perché questa struttura si trova in un Comune diverso dal mio ma soltanto perché è una tra quelle che potrebbe svolgere al meglio questa funzione".
Una richiesta dettata dalla necessità, stando a quanto sostenuto da Spinelli. "Lo spaccio di droga è una piaga che sta creando problemi ovunque, ne sappiamo qualcosa a Fucecchio dove da anni conviviamo con una situazione inaccettabile sulle colline delle Cerbaie. I cittadini sono esasperati ed hanno tutte le ragioni ad esserlo perché il viavai di pusher e acquirenti col quale sono costretti a convivere è insopportabile.
Io non sono più disposto ad accettare che tutto questo prosegua senza che le istituzioni preposte prendano provvedimenti - ha chiosato il sindaco toscano - per fortuna devo dire che il prefetto Valenti si è dimostrato molto attento alla situazione: ho apprezzato particolarmente la sua dichiarazione sulla necessità di avere una struttura da 40-50 posti da utilizzare per il rimpatrio, evitando così che soggetti pluripregiudicati rimangano sul territorio. Un CPR rappresenterebbe davvero un deterrente significativo". Anche il centrosinistra della "rossa" Toscana insomma, sembra favorevole ad una "stretta" in materia di immigrazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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