Turismo, l'Sos del Gruppo Gattinoni per superare la crisi Covid-19

Il Covid-19 ha danneggiato l'intero comparto turistico. Gruppo Gattinoni è tra i firmatari del Manifesto per il Turismo italiano: ecco le tre proposte per ripartire

Turismo, l'Sos del Gruppo Gattinoni per superare la crisi Covid-19

Da oltre 35 anni il Gruppo Gattinoni è una delle eccellenze per quanto riguarda i settori del Turismo Leisure, del MICE (meeting, incentive, convention, eventi) e del Business Travel.

L'azienda nasce nel 1983 grazie alla passione per i viaggi e per gli eventi di Franco Gattinoni, fondatore e presidente del Gruppo. Scendendo nel dettaglio, sotto il marchio Gattinoni operano 6 divisioni, ognuna delle quali si occupa di diverse aree di business: Incentive&Event, Communication, Healthcare, Business Travel, Made in Italy e le agenzie Mondo di Vacanze. A partire dal 2020 è attivo anche un secondo network di agenzie MYNetwork.

I numeri che coronano un successo invidiabile parlano da soli, visto che Gattinoni può contare su 30 agenzie di proprietà e 1500 agenzie partner in Italia, Svizzera e San Marino, si avvale di 450 collaboratori, promuove oltre 700 tra meeting, convention ed eventi all'anno, e, sempre nell'arco di un anno, fa viaggiare oltre 1 milione di persone. Il gruppo ha chiuso il 2018 (+16% rispetto al 2017) con un fatturato pari a 286 milioni di euro e un EBITDA pari a 6 milioni di Euro (+72% sul 2017).

Tuttavia, a causa dell'emergenza Covid-19, oggi il settore del turismo sta affrontando la più grave crisi mai affrontata. A meno di interventi dedicati all'intero comparto turistico - composto da 75mila addetto e 13mila imprese, per un volume di oltre 20 miliardi di euro l'anno – il sistema è a rischio di collasso.

Anche il gruppo Gattinoni, malgrado i numeri costantemente in crescita e positivi registrati negli ultimi anni, deve fare i conti con un blocco importante delle sue attività, con una previsione di calo dei volumi d’affari nel 2020 pari all’80%.

Il Manifesto per il Turismo italiano

A lanciare un grido di allarme sulla crisi del settore turistico le associazioni ASTOI Confindustria Viaggi (che rappresenta il 90% del tour operating in Italia), FTO-Federazione Turismo Organizzato (che raccoglie il mondo della distribuzione turistica con network e agenzie indipendenti e altri segmenti del settore e di cui Franco Gattinoni ricopre la carica di Vicepresidente) e altri importanti operatori del comparto. Per la prima volta associazioni e aziende private, in qualche modo concorrenti, si sono unite divenendo i promotori del Manifesto per il Turismo Italiano, lanciando l’hashtag #ripartiamodallitalia.

I firmatari, i promotori e i sostenitori del Manifesto per il Turismo Italiano chiedono quindi con urgenza al governo l’adozione di alcune azioni forti per la sopravvivenza delle imprese e di tutti i lavoratori.

Tre sono le proposte. La prima sottolinea la necessità di costruire un Fondo straordinario di sostegno al mancato reddito per tutte le imprese del settore turismo organizzato mediante finanziamenti a tasso 0 e prestiti a fondo perduto proporzionalmente al fatturato di ogni singola azienda del settore. Con la seconda proposta si chiede il prolungamento di un anno della cassa in deroga. Con la terza proposta si suggerisce la creazione di Buoni Vacanza da utilizzare per l’imminente stagione estiva.

È importante agire subito, anche perché, secondo l’Enit, in Italia il comparto turistico ha inciso nel 2018 per il 13,2% del PIL nazionale, per un valore economico di 232,2 miliardi di euro. Il turismo rappresenta il 14,9% dell’occupazione totale, con oltre 3,5 milioni di occupati. Le conseguenze di un collasso del settore turismo sarebbero incalcolabili: si parla di 50000 posti di lavoro a rischio e la chiusura del 20% delle attività entro fine giugno. Un impatto sociale ed economico devastante per il nostro Paese.

"Le imprese del settore – affermano i promotori del Manifesto per il Turismo Italiano - vogliono assumersi il compito e la responsabilità di tutelare i viaggi in Italia e dall’Italia, valorizzare la filiera del turismo, della ristorazione e del tempo libero per contribuire al rilancio del Paese, fare in modo che le persone si spostino nella massima sicurezza e per aiutare le aziende di tutti i settori a operare e continuare a vivere".

Perché è importante intervenire

Secondo numerose previsioni l'emergenza economica scatenata dalla pandemia durerà fino a maggio ma, in base ad altre ipotesi più negative, potrebbe protrarsi anche fino alla fine dell'anno. In ogni caso, tra i dieci settori che avranno le performance peggiori quest’anno, ben sette sono in tutto o in parte ascrivibili al turismo: alberghi, agenzie di viaggio e tour operator, agenzie di eventi, strutture ricettive extra alberghiere, trasporti aerei, organizzazione di fiere e convegni, gestione aeroporti, autonoleggi.

Queste previsioni si innestano su alcune storiche fragilità del settore. Il sistema del turismo in Italia è composto da migliaia di aziende di tutti i tipi e dimensioni, accomunate da grandi professionalità unanimemente riconosciute nel mondo. Tuttavia, il settore soffre da sempre di una estrema polverizzazione, una fragile struttura patrimoniale della maggior parte delle imprese e un accesso al credito limitato, con bassa marginalità ed alta rotazione finanziaria.

Il blocco totale dell’attività, scattato da fine febbraio, durerà presumibilmente per diversi mesi, con una prospettiva di ripresa lenta e lunga. I costi sostenuti per la cancellazione di tutto il lavoro degli ultimi 12 mesi e per fornire assistenza e supporto ai clienti in viaggio, rappresentano un ulteriore peso insostenibile per la gran parte delle imprese coinvolte, che fino ad oggi hanno resistito ma rischiano nei prossimi mesi il fallimento a catena.

Un intervento è indispensabile anche da parte ed a tutela dei consumatori, che appena sarà possibile torneranno a viaggiare. A questo proposito il Manifesto per il Turismo Italiano li invita a sostenere le realtà italiane che valorizzano il nostro Paese e le imprese che da sempre ci permettono di viaggiare con garanzie, tutele, assistenza e in sicurezza in Italia e all’estero.

Solo preservando, attraverso azioni immediate, le competenze, le imprese e i professionisti del settore sarà possibile garantire a tutti gli italiani e a tutti gli stranieri che vogliono visitare il nostro Paese la possibilità di riprendere a viaggiare

in modo sicuro, sereno e consapevole, godendo di servizi qualificati, affidabili, trasparenti. Tutte peculiarità che solo chi opera in modo professionale e nel rispetto delle norme a tutela dei viaggiatori può offrire.

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