Vaccini, ora è scontro tra biologi e medici

Sul tema delle vaccinazioni adesso è lite anche tra il presidente dell'Ordine nazionale dei Biologi, Vincenzo D'Anna, e alcuni docenti dell'Università di Padova. E volano minacce di cause legali

Vaccini, ora è scontro tra biologi e medici

Ora sui vaccini scoppia pure la lite, con tanto di minacce legali, tra biologi e medici. E precisamente tra il presidente dell'Ordine nazionale dei biologi, Vincenzo D'Anna, e alcuni docenti dell'Università di Padova: Gerolamo Lanfranchi, direttore del dipartimento di Biologia dell'Università, e Giorgio Palù, docente di Microbiologia e Virologia ed ex preside della facoltà di Medicina e Chirurgia. Motivo del contendere è la recente donazione di 10mila euro assegnata da D'Anna al Corvelva, associazione free-vax, allo scopo di analizzare il contenuto dei vaccini.

La reazione di Lanfranchi è stata di sbigottimento: "Non si capisce lo scopo dell’iniziativa. I vaccini, come tutti i farmaci, sono analizzati e misurati attraverso rigorosi test per la loro composizione, efficacia e tossicità da enti scientifici competenti e pubblicamente riconosciuti, che utilizzano comprovate metodologie scientifiche per svolgere questi importanti processi, come richiesto dal Sistema sanitario nazionale e internazionale".
Ben più forte, invece, la replica di Palù che si è detto "sdegnato": "La donazione al Corvelva è vergognosa dal punto di vista etico, scientifico e sociosanitario. Notizie di questo tipo non fanno altro che rinfocolare la propaganda No Vax, proprio ora che c’è stata una ripresa delle vaccinazioni e che andiamo incontro all’epidemia di influenza stagionale".

Di fronte a queste accuse, D'Anna ha risposto colpo su colpo: "Il Corvelva è un’associazione meritoria, che applica i principi di precauzione", l’etichetta di No Vax è "una forma di oscurantismo culturale" e l’Università di Padova "negli ultimi tre anni ha ricevuto 150 mila euro da GlaxoSmithKline, forse i suoi docenti non sono proprio campioni di obiettività".
Quindi la minaccia di denuncia: "Faremo causa per diffamazione e chiederemo al ministero di spostare le commissioni degli esami di Stato in Biologia da Padova a Venezia, perché i docenti padovani sono in evidente contrasto con l’Ordine. Lanfranchi e Palù fanno dei processi alle intenzioni, forse perché devono tutelare qualche interesse: la scienza si confuta con la scienza, non con gli anatemi. Chi si deve vergognare è chi ha preso soldi dai fornitori di vaccini".
D’Anna ha ricordato anche che lo scorso 18 ottobre il Bo ha ospitato il convegno "Big data e nuovi vaccini" in collaborazione con Glaxo.

La lite tra D'Anna e Lanfranchi non è però una novità assoluta: i due si erano già scontrati in occasione del convegno "New frontiers of Biology", organizzato dall'Ordine dei Biologi il 2 marzo scorso a Roma, cui presero parte numerosi scienziati critici verso le vaccinazioni di massa, tra cui il Premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier e il professore all'Università di Tel Aviv Yehuda Shoenfeld.


In quell'occasione Lanfranchi scrisse, in una lettera indirizzata a D'Anna: "Tra i relatori del convegno ci sono ricercatori che hanno pubblicato o propagandato risultati scientifici mai suffragati e anzi più volte smentiti dalla comunità scientifica, che vorrebbero dimostrare la pericolosità dei processi di vaccinazione. Siamo biologi che si sono formati nelle Università accettando come metodo quello scientifico che ha i suoi canoni per dirsi tale. Invitare come relatori ricercatori che contraddicono questo è quanto meno incongruente".

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