università

Le imprese universitarie che si vorrebbe azzoppare non solo non ricevono veri finanziamenti dallo Stato, ma addirittura ogni anno danno all'erario molte decine di milioni di euro

Carlo Lottieri
Il profitto non inquina le università

Siamo tutti d'accordo nel sostenere che la ricerca universitaria debba essere libera e quindi che voli sopra bandiere, regimi e guerre. Allora va bene anche quando la collaborazione o la ricerca sia in comune con stati così definiti ostili come Cina, Iran e Russia. Tutto bene finché la nostra ricerca e i nostri brevetti non vengono copiati. L'allarme spionaggio negli Atenei è stato risvegliato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Maria Sorbi
Allarme spionaggio negli Atenei: collaborare non vuol dire copiare

Uscita l'annuale classifica delle università globali "Qs World University Rankings by Subject", che vede l'Italia perdere posizioni a favore di quelle cinesi. Stabili quelle americane e inglesi

Roberta Damiata
La classifica delle migliori università italiane

Il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci sono intervenuti alla UniCamillus di Roma al convegno “Salute e innovazione nel Piano Mattei: nuove prospettive educative e transculturali per la cooperazione sanitaria internazionale”. Durante l’incontro è stato presentato il progetto “Integrated Transcultural Educational Synergy in Health Sciences” (ITESHS), finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del PNRR, attraverso il quale la UniCamillus di Roma e le Università di Chieti-Pescara e di Foggia sostengono il potenziamento della formazione universitaria e lo sviluppo di nuove competenze sanitarie in Africa, rafforzando in tal modo la cooperazione internazionale e il dialogo con i Paesi in via di sviluppo.

Roberta Damiata
Il progetto ITESHS , il "ponte" per potenziare la formazione e la sanità in Africa

Una notizia paradossale arriva da Bari. L'Università si sta impegnando moltissimo perché non si possa più dire solo studenti, ma studenti e studentesse, senza mai dimenticare il genere femminile. Oggi le donne possono studiare più che in passato e riescono ad eccellere in tutte le professioni importanti, quindi non c'è bisogno di fare la lotta alla lingua italiana. Ma non è tanto questo che mi impressiona, quanto il tempo e l'impegno che vengono sprecati per queste bazzecole

Vittorio Feltri
Parlate come mangiate
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