Dopo l'omicidio di Italo D'Elisa, ci sono tre famiglie distrutte a Vasto: quella della vittima, quella dell'assassino, Fabio Di Lello e quella già provata di Roberta Smargiassi, la ragazza morta nell'incidente dello scorso luglio. E ora a vendetta consumata a parlare è proprio il padre di Roberta: "Basta, chiedo perdono a tutti a nomer di Roberta. Il suo Fabio è un bravissimo ragazzo e lo sarà sempre, non so che gli è preso", spiega Nicolino Smargiassi al Messaggero. Poi parla dell'omicidio e di Fabio Di Lello: "No, non doveva fralo. Ma lo vedevo tutti i giorni, sembrava sereno. Mai avrei immaginato. Poi, l'altra sera, dopo il delitto, l'ho incontrato al cimitero. Io non sapevo nulla. Mi ha strattonato per qualche metro poi, abbracciandomi mi ha detto 'ho fatto una cazzata'. Ho mormorato: 'no, non dovevi farmi questo'. E lo ripeto non doveva farlo. Purché tutto questo dolore finisca". Poi a parlare è la mamma di Roberta: "Abbiamo atteso invano un gesto di pentimento di Italo. L'avremmo accolto, avremmo accettato le sue scuse. Ma doveva essere lui a farsi avant, non certo gli zii o inviando fredde lettere di circostanza.
Da parte nostra non c'è mai stato astio. Nemmeno Fabio sembrava meditare rancore. Comprendiamo il dolore dei D'Elisa, mi dispiace. Non volevamo che finisse così. Ora anche loro hanno perso un figlio, conoscono il dolore che brucia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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