Ratzinger rinuncia all'eredità del fratello Georg: dona tutto alla Chiesa

L'eredità di Georg Ratzinger è stata devoluta dal papa emerito alla Santa Sede. Un altro gesto significativo del primo papa emerito della storia

Ratzinger rinuncia all'eredità del fratello Georg: dona tutto alla Chiesa

Joseph Ratzinger ha preferito rinunciare all'eredità del fratello Georg, che è deceduto qualche mese fa, devolvendo la quota che gli sarebbe spettata alla Santa Sede.

L'indiscrezione arriva da monsignor Johannes Hofmann che, stando a quanto ripercorso da IlMessaggero, ne ha parlato con un quotidiano tedesco. "Il pontefice emerito - si legge sulla fonte sopracitata - ha dato disposizioni perché tutto quello che apparteneva al fratello fosse devoluto alla Santa Sede". Benedetto XVI, come se ce ne fosse bisogno, ha insomma dimostrato ancora una volta di non essere per nulla attaccato alle cose materiali, e non solo. Joseph Ratzinger ha in qualche modo anche fatto capire di ritenere il Vaticano la sua attuale dimora. Proprio qualche giorno fa, il Papa regnante, parlandone con l'Adnkronos, ha svelato di recarsi spesso presso il monastero interno alla mura leonine in cui l'emerito si è ritirato qualche mese dopo la sua rinuncia al pontificato.

Pare che Benedetto XVI abbia così rinunciato alle varie collezioni di proprietà del fratello Georg. Trattasi, in sintesi, soprattutto di libri ed oggetti relativi alla attività professionale di Georg, che dirigeva cori ed era un musicista. Qualche oggetto dell'ex direttore del coro di Ratisbona, il fratello Georg, dovrebbe invece entrare nella disponibilità di Benedetto XVI. Questi ultimi sarebbero per lo più oggetti personali. Joseph Ratzinger aveva commosso il mondo, viaggiando in direzione del capezzale del fratello, nelle fasi immediatamente successive alla fine della prima quarantena dovuta allo stato pandemico nel Belpaese. L'ex pontefice, nel corso del viaggio, potrebbe anche aver contratto l'infezione di cui si è poi parlato nel corso delle settimane successive alla visita. Si trattava di un'eripsela, da cui poi sarebbe guarito.

Georg Ratzinger, del resto, non si era potuto recare in Vaticano lo scorso 16 aprile - com'era invece tradizione - proprio per via dei limiti imposti agli spostamenti a causa della diffusione del nuovo coronavirus. Considerate le condizioni di salute dello stesso Georg, però, Joseph Ratzinger si è precipitato in Baviera non appena è stato possibile. Una vera e propria "lezione" - l'ennesima - che l'ex successore di Pietro ha voluto offrire al mondo. Vale la pena ricordare come i fratelli Ratzinger fossero stati consacrati insieme, nel corso della stessa giornata. C'era, insomma, un legame solidissimo, e anche spirituale.

Proprio in queste ore, si è riacceso il dibattito interno agli ambienti ecclesiastici sulla "teoria della continuità" tra gli ultimi due pontefici. Bergoglio, con le dichiarazioni cui abbiamo accennato, ha lasciato intendere di sentirsi in piena continuità con il suo predecessore. Il "fronte conservatore", però, in specie in seguito alla apertura di Jorge Mario Bergoglio sulle unioni civili ha rimarcato tutta una serie di differenze in campo pastorale ed in campo dottrinale. Le riflessioni di Joseph Ratzinger, del resto, non passano mai di moda.

Intanto è

arrivata la notizia della rinuncia a sostanzialmente tutta l'eredità del fratello che sarebbe potuta finire in possesso dell'emerito: un altro gesto significativo del primo papa emerito della storia della Chiesa cattolica.

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