La vedova di Albano Cassol, il rapinatore ucciso un anno fa dal benzinaio Graziano Stacchio, ha occupato abusivamente una casa: "Da qui io non me ne vado".
Lo scorso febbraio cinque banditi hanno tentato di rapinare la gioielleria Nanto di Vicenza. Ma la prontezza della commessa e lo spirito di difesa del benzinaio Stacchio hanno impedito ai nomadi di entrare nel locale. Dal tentato furto, è rimasto ucciso Albano Cassol e, dopo una serie di procedimenti legali, la moglie rivendica "un futuro migliore" per i suoi figli.
I comportamenti e le azioni della donna, però, non sembrano voler dare una svolta alla vita senza regole che la famiglia Cassol ha sempre condotto. Cristina Albini, infatti, da mercoledì occupa abusivamente un'abitazione completamente inagibile che era destinata ad una famiglia in graduatoria per l'assegnazione delle case popolari. La donna è entrata nell'appartamento di nascosto: approfittando di una finestra rotta sul retro, si è introdotta nella struttura, ha aperto la porta d'ingresso e ha fatto entrare i quattro figli.
Una volta che la famiglia era tutta all'interno della casa, Cristina si è barricata dentro e quando i vicini hanno chiamato la polizia, lei ha gridato: "Io da qui non mi muovo". Il sindaco Ezio Dan è andato immediatamente sul posto, ma i suoi interventi sono risultati inutili perché tre figli della nomade sono minorenni. La vedova, alla vista del primo cittadino, ha subito giustificato la sua occpuazione abusiva: "Ho figli minorenni e non potete farmi uscire da qui. Per legge dovete darmi anche luce, acqua e assistenti sociali".
I cittadini sono indignati e sperano che Ezio Dan riesca a "strappare la casa" alla donna perché la famiglia italiana entrata in graduatoria è in mezzo alla strada che attende di entrare nel suo appartamento.
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