Ha fatto discutere l'iniziativa di una barista di Cerea, nel Veronese, che ha deciso di stampare l'effigie di Mussolini sulle ricevute emesse per le consumazioni del proprio locale. Al bar "Armando", nella centralissima via Paride del piccolo centro veneto, i cimeli del Ventennio abbondano.
"Da diciassette anni gestisco questo locale e da diciassette anni ho il ritratto del Duce alla parete - ci spiega al telefono la signora Maristella, madre della proprietaria del bar - Tutti gli avventori sono contenti, a prescindere dalla fede politica". L'esercente spiega che ogni anno fa stampare il volto del Duce sulle ricevute per un mese a partire dall'anniversario della Marcia su Roma, il 28 ottobre. "Quest'anno, però - spiega la donna al quotidiano veronese L'Arena - siamo un po' in ritardo".
Per la signora Mussolini rappresenta un modello a cui guardare senza nostalgia, ma pur sempre un modello. "Non siamo mica un covo di fascisti - puntualizza - La nostra è una protesta personale contro uno Stato che non ci tutela più. Io vorrei semplicemente più rigore, più onestà e più sicurezza. Vorrei che ci volessimo tutti più bene. E invece bisogna combattere contro i politici, che rubano."
"Mussolini - conclude parlando al quotidiano della città veneta- rappresenta per me un modello di vita da cui ho imparato valori come lealtà, onestà, rispetto delle regole e più di tutto il valore della famiglia."
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