Veneto, Zaia contro il governo: "Fuori i soldi per l'emergenza dopo il tornado"

Il governatore batte i pugni sul tavolo: "Due milioni non bastano, dateci i cento che ci spettano"

Veneto, Zaia contro il governo: "Fuori i soldi per l'emergenza dopo il tornado"

"Nel 2010, con l’alluvione, chiesero le mie dimissioni perché‚ 24 ore dopo i soldi dei danni non erano gi… tutti sul tavolo, e adesso stanziano solo due milioni per il tornado in Riviera? Il governo li trovi tutti, i 100 milioni, e presto". Lo chiede il governatore del Veneto, Luca Zaia, intervistato dal Gazzettino. Sulla Regione che ci mette 6 milioni, lo Stato 2, i Comuni di Dolo, Mira e Pianiga, altri 7 milioni e mezzo, Zaia spiega: "Sono soldi loro. Qui si presenta lo sblocco del Patto di stabilità come una graziosa concessione, come se fosse lo Stato a darci i soldi. E invece è solo una licenza di spendere, ma i soldi ce li mettiamo noi. Come la dichiarazione di stato d’emergenza. Viene presentata - precisa - come l’averlo ottenuto fosse una grande vittoria politica: e invece è un atto dovuto da parte del governo, ed è un atto dovuto che non gli costa niente, e infatti poi lo stanziamento statale è solo di due milioni, che è quasi un insulto. Due milioni, è come dire ti do un secchiello, svuota il mare".

Sul fatto che il sottosegretario Baretta garantisce che è solo l’inizio, solo per la prima emergenza, Zaia sottolinea: "Quando il presidente del Consiglio ci chiama per darci la sua solidarietà, ci mette la faccia, come ce la mettiamo noi.

Quindi penso che i due milioni siano solo un piccolo anticipo per le spese immediate. Ma faccio presente che qui resta il problema. E finita la sagra, finiti i proclami e le visite ufficiali, resta l’uomo del cantiere, cioè io, a pulire la piazza".

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