Arrestato lo scafista egiziano che portava in Italia i finti profughi siriani

Era accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con le aggravanti del trattamento disumano e l'esposizione a pericolo di vita

Arrestato lo scafista egiziano che portava in Italia i finti profughi siriani

Caricava migranti migranti africani dalle coste egiziane, cercando di spacciarli per siriani in fuga dalla guerra, all’arrivo in Italia, in modo che potessero chiedere lo status di protezione. Malgrado la sua giovane età: Abdiladil Hasen, 26 anni, era già conosciuto dalle forze di polizia del nostro Paese, tanto che nel 2016 venne arrestato a Pozzallo, in provincia di Ragusa, assieme ad altri sei scafisti (tra questi pure un minore), responsabili di aver condotto in Italia 208 migranti.

Dopo aver scontato un anno e tre mesi di custodia cautelare, Hasen venne scarcerato per decorrenza dei termini, facendo perdere le proprie tracce. Fino a ieri, quando gli agenti della polizia di frontiera di Ventimiglia, in provincia di Imperia, lo hanno fermato su un treno proveniente da Savona.

Probabilmente, cercava di scappare in Francia, ma un poliziotto impegnato in un controllo documentale in stazione, guardandolo attentamente negli occhi, ha avuto la sensazione di aver già visto la foto di quel giovane straniero da qualche parte. L’intuito gli ha dato presto ragione.

Una volta portato in caserma, in seguito a un attento controllo ai terminali, si è scoperto che a suo carico pendeva un ordine di esecuzione in base al quale doveva scontare 3 ani e 4 mesi di reclusione, con pena accessoria di una

multa da 2,7 milioni di euro e l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Era accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con le aggravanti del trattamento disumano e l'esposizione a pericolo di vita.

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