Una volta Comacchio era famosa per le sue valli, una delle zone umide più importanti d'Europa e la più grande in Italia ad accogliere elementi di biodiversità. Senza mischiare sacro e profano, a balzare agli onori delle cronache è stato il piccolo Comune in provincia di Ferrara a causa delle polemiche e tensioni divampate per le decisioni, indigeste ai fedeli, che ha preso la Chiesa ferrarese. Addirittura, il vescovo di Ferrara, Gian Carlo Perego, ha avuto bisogno di essere scortato dai carabinieri dopo la riunione con i membri del consiglio pastorale e i parrocchiali del consiglio economico.
"Vergogna"
La vicenda ruota attorno al fatto di unire due parrocchie: quella di Santa Maria in Aula Regia con quella del Santo Rosario Comacchio. Questo piano non è andato giù ai fedeli che frequentano le due chiese a tal punto da far scoppiare polemiche e disordini impensabili. "Vergogna, vergogna", è il coro ripetuto più volte dai parrocchiani. Come scrive l'Ansa, erano così infuriati che lo scorso lunedì sera monsignor Perego ha dovuto lasciare l'asilo adiacente il duomo con l'aiuto dei carabinieri. Che non sarebbe stato un inizio di settimana facile era già stato annunciato visto il confronto chiesto proprio dal vescovo arrivato apposta a Comacchio.
Ma i fedeli, percependo l'antifona, avevano già provveduto a rendere l'atmosfera elettrica con uno striscione molto chiaro: "La Madonna deve continuare a benedire i nostri bambini". La risposta che volevano, però, non c'è stata: gli animi si sono scaldati, sono state dette alcune parole di troppo e il monsignore è tornato velocemente nella sua Ferrara.
"Niente più soldi alla chiesa"
Il coro dei comacchiesi è unanime: "Non ci hanno ascoltati, la decisione presa senza consultarci", hanno affermato alcuni fedeli. "Per il momento non daremo più soldi alla chiesa", avrebbero affermato altri. Secondo i cittadini, alla base di questa unione tra parrocchie ci sarebbe soltanto una questione economica mentre "noi ci abbiamo sempre messo il cuore. E allora no, non avranno i nostri soldi", hanno incalzato alcuni. Altri fedeli, però, provano a gettare acqua sul fuoco invitando la collettività a "dare comunque le offerte alla nostra chiesa dei Cappuccini, ai frati che ci sapranno ascoltare. Comacchio non merita di essere trattata così, noi siamo Fedeli con la lettera maiuscola".
La tensione è così alta che anche il sindato della città, Pier Luigi Negri, starebbe dalla parte dei suoi cittadini a tal punto da aver scritto anche una lettera a Papa Francesco.
Non solo, alcuni hanno anche minacciato di celebrare i funerali soltanto nella chiesa dei frati Cappuccini. Una situazione surreale che, probabilmente, potrà essere sistemata soltanto con un nuovo incontro chiarificatore tra le parti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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