Video porno con studentesse inguaiano i licei palermitani

In un liceo di Palermo, decine di video porno diffusi su WhatsApp: studentesse di 14 anni fanno sesso e si fanno filmare

Immagini esplicite, piccanti, hard. Video che non lasciano niente all'immaginazione. Video che ritraggono minorenni, studentesse di un liceo di Palermo, mentre fanno sesso coi compagni di classe. Video che, tramite WhatsApp, sono subito finiti sui cellulari di centinaia di ragazzi. Una catena senza fine che ha portato i video osceni ad essere sempre più cliccati, sempre più condivisi, finché non sono arrivati sotto gli occhi degli adulti che li hanno visti.

l contenuti sono decisamente hard. Alla fine sono stati gli insegnanti e i presidi di alcune scuole del capoluogo siciliano a sporgere denuncia alla polizia postale che ha dato immediatamente il via ad un’indagine per rintracciare autori e divulgatori del filmato in questione. Nei video ragazzine di appena 14 anni vengono riprese inginocchiate davanti a un ragazzino. I pantaloni sono abbassati. E c'è una quarta persona che registra, forse col cellulare, i giochi erotici. Nelle si vede benissimo il viso delle studentesse che studiano in un importante liceo di Palermo. Alcuni dei filmati sono già stati acquisiti e il dirigente della polizia postale di Palermo Vincenzo Macrì raccomanda ai giovani di "rivolgersi immediatamente ai genitori", qualora si ricevano video con simile contenuto, e "con la loro assistenza cancellarli". Ricevere un video, infatti, non costituisce reato dal momento che si è parte passiva. "Quando viene visualizzato e ci si rende conto che ha un certo contenuto - conclude il dirigente - bisogna immediatamente cancellarlo perché la detenzione, se consapevole, a sua volta costituisce reato". Gli investigatori della polizia stanno lavorando velocemente per individuare da dove sono partiti i video che ormai girano su centinaia di cellulari e tablet di adolescenti della città.

Come anticipa Repubblica, nei prossimi giorni la polizia postale si metterà alla ricerca dei supporti video che girano in tutti i licei della città: "Una volta identificati i giovanissimi protagonisti si capirà se dietro questi filmati, alcuni dei quali sarebbero accompagnati da commenti molto espliciti dei ragazzi, ci sia soltanto il voyeurismo esasperato di quattordicenni che praticano sesso con la stessa disinvoltura di un adulto o se invece le quattordicenni siano state in qualche modo indotte a farlo". Le studentesse sono, infatti, pienamente consapevoli di essere riprese mentre fanno sesso. Tanto che guardano dritto nell'obiettivo. In uno dei video, che è stato girato all'interno del bagno di una discoteca, la protagonista sembra ubriaca. E ancora: un altro filmato, che p stato girato in una camera da letto, un ragazzino insegna alle 14enni come fare bene sesso.

Al fine di sensibilizzare i giovani a un uso consapevole della rete, lo scorso gennaio la polizia ha dato il via a Una vita da Social, un importante progetto di comunicazione itinerante.

La campagna di comunicazione si avvale di un team di specialisti del settore della polizia postale che, attraverso momenti educativo-formativi, incontra giovani e giovanissimi nelle piazze delle maggiori città italiane.

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