Le persone positive al coronavirus in Italia, attualmente, sono 1.835. Di questi, 927 al momento si trovano in isolamento domiciliare (e quindi sarebbero asintomatici), mentre 742 sono i pazienti ricoverati con sintomi. In Italia, in terapia intensiva, invece, si trovano 166 persone e i dimessi guariti salgono considerevolmente, raggiungendo i 149 casi. E i decessi sono arrivati a 52. I numeri sono quelli riferiti dal bollettino d'aggiornamento della Protezione civile e dal commissario , che ha contato finora 23.345 tamponi effettuati. Intanto, in Molise, sarebbe stata trovata positiva una paziente di 80 anni, la cui famiglia è stata posta in isolamento per eventuali contagi. In base alle prime informazioni, un ulteriore test sul tampone prelevato sarà effettuato dallo Spallanzani di Roma.
Le percentuali
"Il totale delle persone ancora malate di coronavirus è di 1.835, un incremento di 258 rispetto a ieri sera", ha chiarito il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, che commentando i numeri ha aggiunto un elemento: "Quello che è confortante è che il 50% dei 258 è di persone asintomatiche o in isolamento domiciliare, il 40% è ricoverato con sintomi e il 10% è in terapia intensiva". Il commissario, parlando di questi ultimi pazienti ricoverati, ha sottolineato che non esistono, al momento, criticità per i posti letto.
La mappa dei contagi
Il numero di confermati dall'Istituto superiore di Sanità è, invece, di 668, come dichiarato da Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive. In questo momento, la regione maggiormente colpita rimane la Lombardia, con 1.254 casi totali, seguita poi dall'Emilia-Romagna, con 335 persone malate, dal Veneto, che ne conta 273 e il Piemonte, con 51 pazienti colpiti. Secondo la protezione civile, per ora non si registrano casi in Valle d'Aosta, nella provincia di Trento, in Molise, Basilicata e Sardegna (nonostante sia stato confermato un caso legato a un imprenditore sardo ricoverato a Cagliari). Borrelli, confermando i numeri di Lombardia, Veneto, Emilia e Piemonte avrebbe aggiornato la mappa delle persone colpite: "Quattro nel Lazio, sette in Sicilia, 35 nelle Marche, 13 in Toscana, 22 in Liguria, due in Umbria, 17 in Campania, cinque in Abruzzo e in Calabria e a Bolzano uno".
Iss:"Roma sotto controllo"
Intanto, arriva la rassicurazione che nella capitale non dovrebbe aprirsi nessun nuovo focolaio, nonostate alcuni casi individuati nelle ultime ore. L'Istituto superiore della Sanità ha precisato: "Ci è stato comunicato che si tratta di un caso legato alla zona rossa. Nella capitale ci sono piccole catene di trasmissione rintracciabili e la situazione è sotto controllo". Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo il punto stampa della protezione civile, non ha rilasciato dichiarazioni e si è riunito con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e i vertici del dipartimento per fare il punto sull'emergenza. Secondo l'Iss, che sta cercando di ricostruire le curve epidemiche, per osservare gli effetti delle misure attuate finora sarà necessario attendere ancora 10-14 giorni.
Una "settimana importante"
Intervistato al Tg1, il commissario Borrelli ha dichiarato: "Non so se sarà una settimana decisiva, sicuramente sarà una settimana importante, dove capiremo l'andamento della diffusione del coronavirus nel nostro Paese e ci mettiamo tutto l'impegno necessario". E, tra i consigli, il capo della Protezione civile ha raccomandato: "Dobbiamo evitare i luoghi affollati, lavarsi spesso le mani, evitando il contatto con persone potenzialmente rischiose".
I decessi (e le cause)
E se oggi sono guarite 149 persone dal covid-2019, è comunque necessario tenere presente che, da ieri, altre 18 persone (15 in Lombardia e tre in Emilia-Romagna), anziane e con patologie pregresse, hanno perso la vita portando il numero dei decessi nel nostro Paese a 52.
Almeno per ora, visto che dovrà essere l'Istituto superiore di Sanità a stabilire con certezza se la causa della morte è direttamente collegata al coronavirus. In base alle prime informazioni, quasi tutti idecessi sono avvenuti in Lombardia, ma anche nelle Marche, dove in queste ore si è registrata la prima vittima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.