Viterbo, le parole della vittima: "Ricordo il pugno poi il nulla. Dopo ero piena di lividi"

La 36enne ha spiegato anche di non ricordare cosa è accaduto dopo che le hanno tirato un pugno: "Mi sono svegliata piena di lividi..."

Viterbo, le parole della vittima: "Ricordo il pugno poi il nulla. Dopo ero piena di lividi"

"Io li odio". Così la vittima dello stupro di Viterbo consegna al suo avvocato la rabbia per le violenze subite che i due militanti di Casapound, ora in carcere, negano di aver compiuto. La ragazza, che è stata brutalmente pestata e poi stuprata per due ore, sta male ed è ancora provata e sotto stress. Non ha voglia di parlare di quanto accaduto nel pub di Viterbo "Old Manners", ma una cosa al suo legale, l'avvocato Franco Taorchini, l'ha ripetuta spesso: "Li odio". Lo racconta all'Adnkronos lo stesso legale che poi aggiunge: "Sembravano persone tranquille invece si sono approfittate di lei".

La 36enne ha spiegato anche di non ricordare cosa è accaduto dopo che le hanno tirato un pugno: "Ricordo il pugno, poi il nulla. Mi sono svegliata piena di lividi".

Secondo quanto riportato dal suo legale, la donna dice di aver incontrato i due ragazzi all'interno di un bar: "Prima non li conosceva, non faceva parte di quel giro", sostiene Taorchini. "Loro le hanno dato da bere e scherzavano, mi ha detto che le sembravano persone perbene - conclude l'avvocato - e che per questo si è fidata", quando le hanno proposto di andare a bere altro al pub del quale i due avevano le chiavi.

L'avvocato avanza poi una ipotesi sui motivi per cui la donna non riesce a ricordare bene i dettagli di quella sera. La vittima, secondo lui, "potrebbe anche essere stata drogata" magari sciogliendo qualche sostanza in un drink.

"Il fatto che si sia scordata tutto fa pensare che sia stata drogata ma questo non possiamo dirlo", sottolinea l'avvocato. Un'ipotesi che al momento comunque non trova conferma in ambienti investigativi nè inquirenti che escludono sia state rilevate tracce di assunzione di sostanze stupefacenti.

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