Yara, Bossetti: "Il carcere è sempre un inferno"

È un passaggio della lettera scritta da Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato lo scorso 16 giugno per l’omicidio di Yara

Yara, Bossetti: "Il carcere è sempre un inferno"

"Il carcere, che tu sia innocente o colpevole, è sempre e comunque un inferno". È un passaggio della lettera scritta da Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato lo scorso 16 giugno per l’omicidio di Yara Gambirasio, e pubblicata oggi su QN.
Bossetti rispondendo ad alcune domande messe nero su bianco e recapitate in cella, ha di nuovo ribadito al sua innocenza e ha spiegato di trascorrere le giornate "dormendo più di quanto io abbia mai dormito in vita mia, giocando a Scala 40" e guardando la tv dove "in realtà io vedo la mia faccia (...) ogni ora di ogni giorno, vedo mia moglie e i miei figli assediati dai giornalisti, vedo mia madre insultata per strada (...). Cosa mi conforta? Nulla!!!! Nemmeno l’amore della mia famiglia...".
Il carpentiere bergamasco ha aggiunto: "Credetemi, non ho alcuna fede al momento, non ne ho nella giustizia che si è dimostrata ottusa, non ne ho negli uomini, che si sono dimostrati senza cuore, e non ne ho nella preghiera, che per ora si è dimostrata inutile". La lettera chiude infine con una frase scritta con caratteri maiuscoli: "Ho solo fede in me stesso e nella mia assoluta verità. Il carcere, che tu sia innocente o colpevole, è sempre e comunque un inferno".

Bossetti rispondendo ad alcune domande messe nero su bianco e recapitate in cella, ha di nuovo ribadito al sua innocenza e ha spiegato di trascorrere le giornate "dormendo più di quanto io abbia mai dormito in vita mia, giocando a Scala 40» e guardando la tv dove "in realtà io vedo la mia faccia (...) ogni ora di ogni giorno, vedo mia moglie e i miei figli assediati dai giornalisti, vedo mia madre insultata per strada (...). Cosa mi conforta? Nulla!!!! Nemmeno l’amore della mia famiglia...".



Il carpentiere bergamasco ha aggiunto: "Credetemi, non ho alcuna fede al momento, non ne ho nella giustizia che si è dimostrata ottusa, non ne ho negli uomini, che si sono dimostrati senza cuore, e non ne ho nella preghiera, che per ora si è dimostrata inutile". La lettera chiude infine con una frase scritta con caratteri maiuscoli: "Ho solo fede in me stesso e nella mia assoluta verità".

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