In attesa di prendere per mano la nostra nazionale e di guidarla ai prossimi mondiali di pallavolo che si giocheranno questo mese in Italia e Bulgaria, il noto campione Ivan Zaytsev torna ancora una volta ad esporsi a favore dei vaccini.
Lo aveva già fatto recentemente, postando su Facebook una foto della figlia appena vaccinata e venendo letteralmente sommerso di insulti e di critiche da parte del popolo dei no-vax. Adesso è ritornato sull'argomento, rilasciando alcune dichiarazioni al settimanale Grazia: "Ci tenevamo a far sapere che per noi vaccinare i figli è una forma di rispetto per tutta la comunità: nei Paesi dove non si vaccina, la mortalità per malattie infettive è molto più alta. Non si tratta di guerra tra case farmaceutiche, ma di dati scientifici. Sono uno sportivo, ma anche un cittadino - aggiunge Zaytsev - Essere un personaggio pubblico è un vantaggio. Ci sono temi che mi stanno a cuore e credo sia importante usare la mia visibilità anche per sensibilizzare la gente. Ma non voglio fare politica o essere strumentalizzato".
Fra i vari insulti ricevuti dal giocatore anche un "torna a casa".
Il nostro opposto, nato in Italia da genitori russi, che ha sempre voluto giocare con la maglia della nostra nazionale, ha replicato mostrando un forte attaccamento al nostro Paese: "Commenti così superficiali dimostrano che gli odiatori non conoscono né la mia storia né come mi sento. I miei genitori sono russi, è vero, ma la cittadinanza italiana l’ho desiderata, conquistata, come prevede la legge, dopo 10 anni di residenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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