Cucciolo-terapia Così studiano i bambini difficili

I cani in classe riducono ansia e aggressività

Augusto Pozzoli

Il cane per aiutare i bambini a studiare. Soprattutto quelli che fanno più fatica, i bambini con qualche handicap o che comunque hanno problemi di adattamento a stare con i compagni. Un’esperienza condotta sulla base del «progetto del cane solidale» che alla scuola elementare Calasanzio di via don Gnocchi si attua ormai da quattro anni e coinvolge 14 classi su 18. I cani impiegati sono quattro: Floppi e Depp, due golden retrivier, Bianca, un labrador, e Fagus, un meticcio. Il coordinamento dell’iniziativa è affidato a Tiziana Santagostino, una maestra della scuola specializzata nell’affrontare i casi di disagio degli alunni. Ma perché ricorrere al cane? Risponde l’insegnante che coordina il progetto: «Il cane sociale è un cane che diviene sociale per le proprie qualità caratteriali (socialità, docilità, bassa aggressività, buona tempra e adattabilità) e a una corretta educazione, grazie a un addestramento in cui non vengono mai usate tecniche coercitive, ma viene sviluppata la fiducia, la spontaneità, il piacere d’interagire con le persone». La maestra spiega poi quali sono gli obiettivi che si sono proposti: «I cani sociali sono in grado di ridurre i disturbi comportamentali (agitazione, aggressività), lo stress e le turbe dell’umore (ansia, apatia, depressione), ma anche di stimolare la memoria, l’apprendimento, la comunicazione verbale e non verbale, la percezione sensoriale. Si rileva inoltre un miglioramento del tono dell’umore dell’intera istituzione, in quanto anche le persone non direttamente partecipanti alle attività vengono coinvolte dal clima festoso che accompagna l’ingresso dei cani nella struttura scolastica». In pratica il cane entra nelle classi e gli alunni imparano ad addestrarlo: «A entrare in un tunnel, ad esempio - spiega ancora Tiziana Santagostino - ad aprire un cassetto per prendersi un giocattolo, ad accendere o spegnere la luce con una zampa. Un lavoro che esige da parte dei bambini la capacità di seguire delle regole, di fare attenzione alla loro applicazione, di controllare l’esito del proprio comportamento sul cane. È questo lavoro che incide sul comportamento dei bambini: che si sentono emotivamente più tranquilli, si sentono ben inseriti nella classe, acquisiscono una delle prerogative fondamentali dell’apprendimento, ossia la capacità di attenzione». E i risultati di questo lavoro cominciano a farsi sentire. In particolare con un bambino cosiddetto iperattivo, di quelli, cioè, che non riescono a stare in classe tranquilli senza disturbare, spesso aggredendo pericolosamente i compagni. Un caso non certo raro nelle scuole e che anche recentemente ha dato luogo a una vicenda finita sul tavolo di un giudice del tribunale in seguito al ricorso di una coppia di genitori che non accettavano che il figlio fosse stato espulso da scuola.

Il cane al posto degli psicofarmaci. Un successo riconosciuto: nell’agosto scorso i quattro cani hanno ottenuto a San Rocco di Camogli il Premio internazionale fedeltà del cane per quello che hanno dato ai bambini della scuola di via don Gnocchi.

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