Giovanni Rosso, e poi c’è il Roero Arneis

L’azienda delle Langhe è celebre per le etichette di Barolo prodotte nei migliori cru di Serralunga d’Alba (tra i quali il leggendario Vigna Rionda) e per i vini dell’Etna. Ma vanta anche una notevole interpretazione del bianco piemontese, dal naso tropicale e dal sorso molto sapido

Giovanni Rosso, e poi c’è il Roero Arneis
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Giovanni Rosso è un nome che ha il suo peso nelle Langhe del vino. Da oltre 100 anni la famiglia Rosso coltiva vigneti in una decina di prestigiosi cru di Serralunga d’Alba, tra i quali Cerretta e La Serra, oltre che nella mitologica Vigna Rionda, considerata la Romanée Conti del Piemonte. Negli anni Ottanta c’è stata la svolta qualitativa, e poi nel 2001 l’arrivo alla guida dell’azienda del giovane Davide, figlio di Giovanni, grandi esperienze in Borgogna e l’idea che il vino debba essere la perfetta espressione del terroir.

Oggi Giovanni Rosso conta su una decina di ettari nelle Langhe e di sei ettari in Sicilia, sull’Etna, Ovunque Davide, che segue personalmente i lavori nelle vigne e in cantina, utilizza metodi rigorosi e naturali, senza uso di diserbanti e utilizzando soltanto lieviti indigeni. Gli affinamenti avvengono soltanto in botti grandi di rovere francese, allo scopo di ottenere un’eleganza composta e uno stile classico.

Naturalmente il punto forte della produzione di Giovanni Rosso sono i rossi, ma oggi voglio parlarvi di un bianco (l’unico prodotto in Piemonte dall’azienda), il Roero Arneis Docg prodotto da uve coltivate a Castellinaldo d’Alba, a 280 metri di altitudine, da vigne con trenta o quarant’anni di vita. Le uve sono raccolte a mano in settembre. Dopo la diraspatura, c’è la pressatura soffice e una breve macerazione a freddo, a cui segue la fermentazione, che si svolge in vasche d’acciaio a temperatura controllata per circa tre settimane. L’affinamento avviene in vasche d’acciaio per sei mesi circa e in bottiglia per tre mesi. Il vino è di un bel colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, la silhouette olfattiva elegante e delicata, di frutta bianca matura e tropicale, il sorso complesso, equilibrato e piacevolmente minerale. Un vino che si abbina magnificamente a frutti di mare, pesce, primi non troppo carichi, risotti alle erbe e frittate. Il prezzo si aggira sui 15 euro a bottiglia, e si trova anche su qualche shop on line.

Ma come detto Giovanni Rosso è celebre soprattutto per il Barolo, prodotto in varie versioni in funzione dei vari cru: il portabandiera qualitativo è l’Ester Canale Rosso, Barolo Docg da Vigna Rionda, una delle espressioni migliori in assoluto del cosiddetto “vino dei re”. Poi ci sono i cru Cerretta e Serra, il Barolo Docg da vari terroir, il Barolo Docg del Comune di Serralunga d’Alba. Poi il Barbera d’Alba Doc, il Barbera d’Alba Doc Donna Margherita, il Langhe Doc Nebbiolo, il Langhe Doc Nebbiolo Ester Canale Rosso (dalle terre di Vigna Rionda).

In Sicilia ecco l’Etna Bianco da uve Carricante e l’Etna Rosso da uve Nerello Mascalese, entrambe coltivate in Contrada Montedolce a Solicchiata, nel territorio di Castiglione di Sicilia, a un’altitudine che varia tra 730 e 750 metri.

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