Tre star asiatiche di 36 anni morte nel giro di 72 ore in tre grandi capitali orientali, situate a centinaia di chilometri di distanza l'una dall'altra. È questo l'ultimo mistero, o più semplicemente scherzo del destino, che ha travolto il competitivo mondo dello show business dell'Asia.
Sei Ashina, attrice salita agli onori delle cronache per aver recitato nel film Seta, è stata ritrovata senza vita lunedì mattina nel suo appartamento di Tokyo, in Giappone. I vigili del fuoco hanno invece recuperato il corpo senza vita del cantante Alien Huang nella sua casa a Taipei, a Taiwan. La terza vittima risponde al nome di Oh In Yhe, modella sudcoreana deceduta all'Inha University Hospital di Incheon per arresto cardiaco, dopo essere stata raccolta priva di sensi tra le mura domestiche.
Come ha sottolineato il quotidiano Il Messaggero, le tre vittime erano accomunate dalla medesima età e dal fatto di aver raggiunto un notevole successo nei rispettivi Paesi di provenienza e settori dello spettacolo.
La modella sudcoreana
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire qualcosa in più dei personaggi coinvolti in questo triangolo inernale. Il giorno prima di morire Oh In Yhe aveva diffuso sul proprio canale YouTube un video, il 48esimo episodio della sua vita quotidiana. Nella parte compresa tra il minuto 0.48 e 1.48, possiamo vedere l'attrice impugnare un pettine e colpirsi ripetutamente sul collo.
Quello, secondo alcuni fan, sarebbe stato un chiaro messaggio. Anche perché la donna soffriva di depressione e, nell'ultimo periodo, faticava a emergere nel suo lavoro. Per la polizia, avvisata da una chiamata di un'amica di Oh, non è da escludere la pista del suicidio. Che anzi, al momento, sembra l'ipotesi più probabile.
In attesa di fare luce sull'accaduto è importante sottolineare come all'interno dell'industria dell'intrattenimento sudcoreana siano già avvenuti episodi del genere. All'inizio del 2020 si è tolto la vita, a 28 anni, Yohan, un membro della band di K-pop TST.
In precedenza altre giovani star hanno scelto la via del suicidio: nel 2017 si è tolto la vita, a 27 anni, il frontman della boy band Shinee, Kim Jong Hyun, mentre nel 2019 è stata la volta dell'attrice Goo Hara (28 anni) e della cantante Sulli (25). Un vero e proprio stillicidio, insomma. Probabilmente – sostengono i sociologi – dovuto allo stress e alla pressione di uno show business altamente militarizzato dalle varie agenzie dello spettacolo.
Il cantante taiwanese e l'attrice giapponese
Diverso quanto è capitato ad Alien Huang. Martedì, intorno alle 19:15, il cantante è stato immortalato dalle immagini delle telecamere di sicurezza installate all'esterno della propria abitazione. È rientrato in casa ma non è più uscito. Il corpo della vittima è stato ritrovato dal padre nella mattinata di mercoledì, riverso a faccia a terra nel bagno.
La polizia è al lavoro per ricostruire gli ultimi istanti di vita della star.
In questo caso, più che il suicidio, le autorità sostengono che la morte di Huang possa essere collegata a un incidente domestico non meglio specificato. Si sarebbe invece suicidata l'attrice giapponese Sei Ashina. Alla notizia della sua morte, molti quotidiani nipponici hanno pubblicato una lista di numeri verdi per la prevenzione dei suicidi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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