Cannes, arrivano Hemigway e "Io e te" di Bertlucci

Cannes, arrivano Hemigway e "Io e te" di Bertlucci

Siamo a Kèy West alla fine del 1936, quando Marta Gellohorn, sua seconda moglie, si incontrano. Lui è già uno scrittore affermato che si fa carico anche dei suoi tempi, la sua coscienza sociale e politica lo portano alla Guerra Civile in Spagna, dove decide con un gruppo di stretti amici di girare un film: con lui anche il grande scrittore Dos Pasossil fotografo Robert Kapa e la new entry, la bella e coraggiosa KIdman nelle vesti di Matha Gellhorn diretto da Philip Kaufman, invitato a Cannes per la prima volta.

Bem 2h34 minuti scorrono sul grande schermo senza che lo spettatore se ne accorga, vuoi perchè la storia della vita di Hemingway seduce sempre, vuoi perchè gli attori e la regia sono bravi. Il film non deve essere costato molto, ma alle scene non manca nulla, la casa di Cuba, la barca Pilar, gli incontri di box, le grandi scolate di alcol e la tanto amata macchina da scrivere dello scrittore americano sulla quale batteva i tasti sempre in piedi. Ne emrge l'amore per la corrida, per la sfida tra la vvita e la morte, la caccia, la pesca e la politica anche se vediamo che durante il film sula Guerra civile spagnola al momento del montaggio non si fa scrupoli a togliere di mezzo l'eroe (scomodo alle forse alleate indipendenti russe, l'eroe della "nuova Spagna", l'amico e cambattente sul fronte con loro, Paco Zarra (Rodrigo Santoro, oltre che bello bravo), ma anche il suo sostegno letterario, la sua seconda coscienza John Dos Passos (Stathairn). Pauline, la prima moglie dalla quale ha avuto due figli, Pauline è interpretata da Molly Parker e Parker Rosey da Mary Welsh Hemingway). Ma a fare la parte del leone è Clive Owen nelle vesti di Hernest Hemingway, prepotente, cinico, sensibile a tratti con un senso dell'amici zia vago e disposto a tutto per la scrittura, tantè che alla che appena lei se ne va si mette con un'altra donna che lo curerà fino ai giorni della deressione e del suicidio.

fine quando la bella inviata che è sua seconda moglie decide di ripartire per l'aurpa sul fronte Finlandese e il Nazismo dlaga con i campi di sterminio in Germania, lui cerca di fregagli il post o al magazine sul quale lei scrive con successo da anni. Srive da quando Hemigway decide di portarla con se in Spagna e la trova una donna coraggiosa e la incita a scrivere con coraggio. I due hanno un rapporto d'amore appassionato e forte, conflittuale, anticonformista e quando lui muore sparandosi un colpo di fucile, lei ha già chiesto il divorzio perchè nonostante gli sia molto legata lo trova invadente, prepotente, dittatore. Lei continua tra indocina,(dove è stata anche con lui e conosce i massimi leader che fanno il doppio gioco, ma anche in Giappone, Africa...dando vita a quel filone che porterà poi la Fallaci a identificarsi, seppur non fino in fondo.Questa pioniera subisce fino a un certo punto il magnetismo del grande scrittoreI conflitti mondiali daranno ragione a lei che non si vive di solo reportage, ma alla fine si sente sola e teme che utto il suo lavoro sia andato perduto e che addirittura non sia successo niente o meglio che non sia cambiato niente a partire da quando decide di andare in Spagna combattere Franco. Erano gli Anni Trenta e le forze indipendenti di cui fanno parte anche la Russia per liberare la Spagna si mostrano che fanno il loro gioco e torgono di mezzo persino Paco, l'eroe della terra della corrida. Qui Hemigway aveva già scritto "Per chi suona la campana" e "Addio alle armi", ma la Kidman trova sconveniente che lui nel fim tagli la morte di Paco (eric Art) e addirittura taglia e cambia il testo di Dos Passos che deluso alla fine cambierà politica. Lo stesso nel 1940 le porte di Hollywood gli si apriranno. Il circololetterario della Maison Blanche dove partecipa anche il figlio sono ormai leggenda davanti al colosso della pseconda guerra mondiale che avanza. Utocelbrativo, certo, ma è un film ricco di curiosità. Meglio il secondo tempo al primo e belle le scene inframmezzate da filmati storici a quelli reali d'epoca. Ancora una volta guerra e morore si sposano.

Vi era poca gente come già avevo accennato per il film di Bertolicci prodotta da Medusa Film, con Jacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco, Pippo Belbono, VeronicaLazar.

Il film racconta la storia di Lorenzo Cumi, un adolescente solitario di soli 14 anni senza parenti. Un ragazzo enarginato che vive in una cava abbandonata lontano da adulti. La visita di un'amica del cuore, Olivia gli cambierà la vita. il titolo è "Io e te", ma la competizione non è ancora finita e presto sapremo come si concluderà.

Essendo Cannes una grande macchina commerciale è gusto segnalareche Cronenberg, Loach, Haneke, Kiarostami, Resnais e persino Garrone possono riservare ancora sorpre se.ùDee inteso come Johnny Deep, non è presente a Cannes e se ne sente molto la mancanza, sebbene il suo Vampiro "In Wonderland" di Tim Burton torna alle origini con la bella favola gotica "Dark Shsdow", già in uscita nei cinema e qui a Cannes se ne vendono tante di cassette, ossia di dwd. Prima nessuno lo voleva, ora lo vogliono tutti.

I discepoli di Browing da cui Tim Burton ha preso il suo vampiro sono Lynch, Cronenberg e persino il nostro Dario Argento che questa volta ha deluso un poco.Da giugno al cinema anche "Marilyn" co Michelle Williams, Kenneth Branagh, Eddie Redmay, Emma Watson e Judi Dench. Un cast da Oscar e Williams tocca la perfezione.

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