A Marianna Di Piazza il premio giornalistico Cigana

Marianna Di Piazza è stata premiata per il reportage realizzato nel gennaio 2021 per ilGiornale.it dal titolo: "La lunga battaglia contro il covid in reparto"

A Marianna Di Piazza il premio giornalistico Cigana

Si è svolta ad Aviano la 12esima edizione del premio giornalistico dedicato a Simona Cigana e organizzato dal Circolo della Stampa di Pordenone. Aggiudicarsi il premio a ex aequo sono state le giornaliste Marianna Di Piazza per il reportage su il Giornale.it “La lunga battaglia contro il covid in reparto” e Lavinia Nocelli per il servizio sulla salute mentale in Italia: “Un cuore matto. E solo” pubblicato su Il Manifesto.

Il concorso giornalistico nazionale dedicato a Simona Cigana ha premiato in totale 29 giornalisti per lavoro svolto. "Il giornalismo è chiamato a interpretare cambiamenti e tendenze della società con lo stesso obiettivo che dovrebbero perseguire tutte le istituzioni, quello del servizio e della responsabilità, della verità e della giustizia. In questa professione non va mai fatto prevalere il tornaconto personale", ha detto Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale.

Presenti alla premiazione i genitori della giovane Simona Cigana, scomparsa nel 2007. Oltre a Pietro Mauro Zanin, in giuria c'erano anche Pietro Angelillo, presidente del Circolo della stampa di Pordenone; Ilario De Marco, sindaco di Aviano; Antonio Zamberlan, che presiede la Bcc Pordenonese e Monsile; Paola Dalle Molle, vicepresidente Ordine regionale dei giornalisti; Dusy Marcolin presidente della commissione Pari opportunità Fvg.

Il presidente del Consiglio regionale ha sottolineato come "l'approccio al giornalismo è stato semplificato dai social: non c'è più il cursus honorum di un tempo, e questo fa sì che ci siano in giro molti bravi giornalisti, ma anche molti giornalisti incompetenti". Invece, "Simona invece aveva fatto un percorso per alimentare la sua passione giornalistica: conosceva diverse lingue e dietro il suo lavoro c'era impegno, capacità di studiare gli argomenti e le persone di cui si occupava. Questa tensione morale è l'eredità che ci lascia".

È grande la soddisfazione per il premio intitolato a Simona Cigana e anche Zanin nel suo discorso ha messo in evidenza che "testimonia attenzione alla parità di genere, di cui tanto parliamo ma a volte poco

pratichiamo, lasciando liberi gli istinti. Gli insulti rivolti all'arbitro donna solo qualche giorno fa ci indicano che la strada è ancora lunga, ma nel nome di Simona abbiamo il dovere di percorrerla".

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