È passato quasi un anno dalla morte di Giorgio Faletti. E oggi arriva il suo testamento, letterario, in un libriccino agile che conta nemmeno cento pagine, disegni compresi, edito da Baldini&Castoldi.
Si chiama La piuma il lavoro postumo dello scrittore, da cui lui avrebbe voluto trarre un musical, almeno a quanto scrive sul Corriere della Sera Antonio D'Orrico. Ma non se ne fece più nulla, come per il film tratto da Io uccido. Ci si mise di mezzo anche il destino, con la morte improvvisa di Faletti. E così il progetto si trasformò in un libro.
Un'allegoria potente, quella del libro.
Le bassezze degli uomini raccontate con l'avventura di una piuma portata dal vento, che finisce nel palazzo di un re, nella casa di un cardinale e poi in quella di una ballerina e di una prostituta. Potere, bellezza, religione. Senza che nessuno dei personaggi si accorga della piuma attorno a cui tutto ruota.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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