Tempo di libri e di (primi) bilanci. Oggi, ultimo giorno di fiera, si sapranno cifre definitive sui visitatori e qualche tendenza per quanto riguarda le vendite. Ma intanto si può già dire - come hanno ammesso ieri il direttore di Tempo di libri, Andrea Kerbaker, e il presidente dell’Associazione italiana editori, Ricardo Franco Levi - che Milano, per quelli che avevano dubbi, «ha parlato»: «Tempo di libri non è più un’opinione ma un fatto. Code per entrare e stand pieni: è come se la città avesse detto che la fiera le piace e la vuole ancora. L’anno prossimo, stessa squadra e stessa sede, saremo di nuovo qui».
MA CHE BELLA FESTA
Hanno ragione Levi e Kerbaker: la festa è riuscita. È vero: il numero ufficiale si saprà oggi (quando «daremo cifre vere e autentiche dei biglietti venduti» ha detto Levi tirando una staffilata, senza citarle, alle cifre gonfiate, per anni, dal Salone del libro di Torino), ma intanto si può azzardare che nei cinque giorni della fiera milanese i visitatori alla fine saranno almeno 100mila, e forse – ci sbilanciamo – addirittura 120mila. Se così fosse, significa avvicinarsi al raddoppio rispetto all’edizione dello scorso anno. Insomma, dal flop al top.
MA QUANTI ROSICONI
E di fronte al successo annunciato di Milano, ecco mobilitarsi il pronto soccorso intellettuale del Salone di Torino. Rabbia, invidia e rosicate. Tra le vedove inconsolabili del Lingotto vanno annoverate: le post-femministe fuori tempo massimo alla Murgia che vanno in tv a predicare il valore della lettura, e poi su Twitter lanciano l’hashtag #iononvado per boicottare un salone del libro (quello di Milano); giornaliste di Repubblica, che nei loro pittoreschi articoli non hanno ancora capito che fra quattro anni, se continua così, Milano azzererà Torino; e gli intellettuali che ieri su l’Espresso hanno scambiato la “battaglia tra i Saloni” - più che altro è un fatto commerciale - con la resistenza dell’Impegno (loro) di fronte ai nuovi barbari al soldo del pop (tutti gli altri). La Stampa, ieri, scriveva che Milano in effetti sta andando molto bene, ma insomma, però, c’è da dire... che manca il senso di “comunità”, di “tribù” che si respira a Torino. Leggi: i soliti salottini intellettuali. Appunto.
CONTRATTEMPI
La scrittrice egiziana Yasmine El Rashidi (Cronaca di un’ultima estate, Bollati Boringhieri) non è potuta arrivare perché il suo paese le ha negato il visto. «Molto preoccupante» dice il presidente dell’Aie Levi.
CHE MAGIE
Intanto, alla fiera accade di tutto. Festa per i vent’anni di Harry Potter in Italia, organizzata da Salani. Bambini e adulti in coda per truccarsi e partecipare al quiz del maghetto: la sala prevista non basta, e viene raddoppiata (magia dei muri finti). Ps. Alla fiera ci sono le scale di Hogwarts: ogni tanto cambiano direzione. «Dipende dal flusso», dicono.
MA QUANTI BIMBI
Laboratori pieni, scolaresche fin dal primo giorno: in tutto sono stati 16mila i ragazzini delle scuole in fiera. Nel weekend tantissimi in giro con mamma e papà, come una festa di famiglia.
UNA FIERA DI STELLE
Tante le celebrità: da Roberto Vecchioni a Zanetti (pienone per la festa dei 110 anni dell’Inter con Massimo Moratti), da Cracco e Antonia Klugmann a Silvio Muccino, da Nino Frassica (scortato via da due carabinieri...) a Pippo Baudo, Gerry Scotti e Michelle Hunziker (oggi, per l’incontro sul Telegatto), e poi Francesco Gabbani, Roberto Bolle, Teo Teocoli, Pupi Avati, Bebe Vio (oggi alle 12.30)... E fra gli astri c’è anche Simon&the stars, con il suo Oroscopo 2018 (Mondadori).
CERCANDO IL BESTSELLER
Grandi code anche per gli scrittori: Gianrico Carofiglio, il thrillerista Donato Carrisi e la giovane Alessia Gazzola (Longanesi), la stellare Licia Troisi con la sua Saga del dominio (Mondadori), Sveva Casati Modignani con l’ultimo successo Festa di famiglia (Sperling&Kupfer) e Dacia Maraini (Rizzoli), Alessandro D’Avenia e la coppia Friedman-Parenzo (Newton Compton).
TEMPO DI MANGIARE
Dalla bagna cauda del Papa (A tavola con Francesco, Mondadori Electa) al risotto patrio di Gadda e la pasta allo springolo di Aldo Fabrizi (Mangiarsi le parole. 101 ricette d’autore, Skira), in mezzo non poteva mancare il nuovo vincitore di MasterChef, Simone Scipioni, che presenta Al mio paese (Baldini + Castoldi).
DIGITA CHE TI PASSA
Oggi il neuroscienziato Manfred Spitzer, che già qualche anno fa aveva previsto la Demenza digitale, parla di Solitudine digitale (Corbaccio).
Intanto gli incontri con i giovani youtuber sono i più affollati: da Iris Ferrari (Mondadori Electa), Sivi Show (HarperCollins) e Sofia Viscardi (Mondadori) code lunghissime di ragazzi. Oggi ci sarà Daniele Doesn’t Matter,- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.