Come curare i disturbi del ritmo

Come curare i disturbi del ritmo

Ci ricordiamo dell'attività del nostro cuore solo quando registriamo una anomalia. Prestiamo scarsa attenzione perfino alle variazioni del battito cardiaco irregolare e accelerato, che rivela una fibrillazione atriale, il disturbo cronico più frequente del ritmo cardiaco presente in 600mila italiani, nove milioni i colpiti tra Europa e Stati Uniti. «É originato da una irregolarità dell'attività elettrica degli atri, due delle quattro camere cardiache. Questa patologia cresce con l'avanzare dell'età ed ogni anno si hanno in Italia 60 mila nuovi casi», afferma il professor Stefano Carugo, dipartimento sciuenze mediche dell'università di Milano, precisando che chiunque sia affetto da una malattia cardiovascolare, inclusi coloro che hanno subito un intervento di cardiochirurgia, è esposto ad un rischio di fibrillazione atriale più elevato, con palpitazioni, affaticamento, mancanza di respiro che portano ad una riduzione della tolleranza agli sforzi, causata dalla inefficiente contrazione del cuore. Il ristagno di sangue nelle camere atriali, paralizzate dall'aritmia, favorisce infatti la formazione di coaguli all'interno del cuore con il rischio di fenomeni embolici come l'ictus cerebrale che nel mondo provoca 5,7 milioni di decessi.
«Nella fibrillazione atriale il ritmo rapido e disorganizzato - aggiunge Carugo - impedisce al cuore di svolgere le normali funzioni: gli atri si contraggono rapidamente e caoticamente ed i ventricoli si riempiono meno efficacemente causando una perdita del 30% della funzionalità cardiaca. Il battito cardiaco accelerato (tachiaritmia), che origina nelle camere cardiache superiori (atri), impedisce l'uscita del sangue, che rimanendo in parte all'interno delle camere fa crescere il rischio di formazione di coaguli». Spesso la FA è asintomica, difficile quindi diagnosticarla, elevato quindi il rischio embolico. La diagnosi della Fibrillazione atriale viene effettuata tramite elettrocardiogramma. In alcuni casi l'aritmia richiede un monitoraggio in continuo che comporta l'impianto di un monitor cardiaco sottocutaneo ( loop recorder impiantabile), un dispositivo di piccole dimensioni che controlla costantemente i ritmi cardiaci e li memorizza in modo automatico o manuale. Questo dispositivo aiuta i medici ad ottenere un quadro clinico completo. Anche le persone con problemi cronici di salute o con una storia familiare di fibrillazione atriale sono a maggiore rischio. Questa patologia può essere scatenata anche da un eccesso di alcolici.
«I progressi tecnologici dell'aritmologia, la disponibilità di nuovi efficaci farmaci antiaritmici e anticoagulanti,il maggior ricorso a procedure di ablazione transcatetere in grado di prevenire la fibrillazione atriale mediante isolamento elettrico delle vene polmonari, hanno aumentato sensibilmente le strategie a disposizione degli aritmologi e dei cardiologi. Due sono i trattamenti più eseguiti: la cardioversione, o conversione al ritmo cardiaco normale o il semplice controllo della frequenza cardiaca. Solo la conversione ed il mantenimento di un ritmo normale (sinusale), permettono di minimizzare i sintomi ed i rischi, oltre a consentire l'interruzione della terapia cronica con farmaci anticoagulanti».


Vivere con la fibrillazione atriale può presentare alcuni problemi, ma seguendo i suggerimenti del proprio cardiologo si ha una buona qualità di vita. Quando si è ben scoagulati e si ottiene un ritmo medio cardiaco adeguato si evitano inoltre tutte le complicanze.

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