Danzando sui «disegni» del destino

Danzando sui «disegni» del destino

La danza torna protagonista del Festival internazionale di Villa Adriana, dopo i successi ottenuti ieri sera da Ambrogio Sparagna con il suo spettacolo musicale dedicato alla tradizione canora della campagna romana. Lunedì 9 luglio e martedì 10 il Festival, organizzato dalla Fondazione Musica per Roma, ospiterà infatti lo spettacolo Myth di Sidi Larbi Cherkaoui, show che vedrà esibirsi sul palco dodici danzatori e due attori divenuti nel corso del tempo fedeli compagni di viaggio di Cherkaoui. Con loro l’artista esamina come un certo evento possa segnare per sempre un individuo. Per Sidi Larbi un tale fatto non causa solamente una ferita ma è anche l’occasione per un arricchimento personale e per la scoperta di doni insospettati. La cantante Patrizia Bovi, specialista di musica tradizionale italiana e spagnola, e i sei musicisti dell’Ensemble Micrologus, saranno i suoi alleati musicali sulla scena. Sulla cresta dell’onda sin da quando aveva 30 anni, Sidi Larbi Cherkaoui nei suoi spettacoli riesce ad associare differenti culture e una grande varietà di stili e tecniche di danza, e affrontare domande tipicamente contemporanee: cosa significa la fede per ognuno di noi? Qual è l’effetto del tempo su di noi? I suoi lavori raccontano delle storie, anche se il linguaggio coreografico è denso e va letto a diversi livelli. Questo il motivo per cui gli spettacoli sono di impatto immediato e complicati al tempo stesso.
Danzatore e coreografo belga di origini marocchine, Cherkaoui subisce il fascino dei corsi di tecnica di William Forsythe, Pina Bausch e Trisha Brown. Nel ’97 viene invitato da Alain Platel, fondatore dei Ballets C. de la B., a prendere parte alla sua creazione Iets op Bach. L’incontro con Platel ha segnato il suo percorso artistico: i suoi lavori evocano immagini dalle più nascoste dimensioni dell’animo, sempre con dissacrante ironia.

Per la sua prima coreografia, Rien de rien (2000), Cherkaoui lavora con il violoncellista fiammingo Roel Dieltiens e con Damien Jalet, danzatore/cantante che gli fa scoprire i canti tradizionali italiani (e in particolare il lavoro di Giovanna Marini): un’influenza che segnerà profondamente i suoi successivi progetti.
Posto unico 20 euro. Info: 06. 8024128.

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