De Gregorio ago della bilancia: «Niente fiducia se strumentale»

Il senatore ufficializza il divorzio da Di Pietro e presenta il movimento Italiani nel Mondo: «Fuori dagli estremismi di sinistra e destra»

Emanuela Fontana

da Roma

Non entrerà nell’opposizione, ma darà filo da torcere alla maggioranza. Il divorzio del presidente della commissione Difesa del Senato Sergio De Gregorio dall’Italia dei valori, «una separazione consensuale», è stato formalizzato ieri con la presentazione del nuovo movimento nato dalla costola in fuga dall’Idv, Italiani nel mondo. De Gregorio ha inaugurato il suo nuovo movimento con un elenco dei sette parlamentari che hanno deciso di seguirlo, e con due precisazioni. La prima: «Non voterò la fiducia quando sarà strumentale alla sopravvivenza in vita di questo governo». La seconda: «Non voterò la sospensione della riforma dell’ordinamento giudiziario». E con lui, a suo dire, anche tre senatori e quattro deputati, che avrebbero già comunicato la scelta di uscire dal movimento di Antonio Di Pietro per abbracciare la nuova avventura politica del presidente della commissione Difesa, passato da alleato scomodo dell’Unione ad ago della bilancia quantomeno a palazzo Madama.
Due avvertimenti lanciati dunque al governo da De Gregorio, a partire dal «no» alla sospensione della riforma della giustizia del governo Berlusconi. Un rifiuto della proposta dell’Unione e in particolare del ministro Clemente Mastella perché lo stop di alcuni punti della legge varata dal precedente esecutivo rappresenta «un’altra pistola puntata all’opposizione, senza alternativa di nuove leggi che regolino la materia», spiega De Gregorio. Mastella incassa, ma decide di infilzarlo con l’ironia: «La maggioranza c’è nonostante De Gregorio, l’uomo che tutto il mondo ci invidia, anche il Congresso americano».
Italiani nel mondo sarà un movimento «autonomo», ma che avvierà «una grande stagione di dialogo». Con la Cdl «bisogna ragionare anche sull’economia nazionale», mentre risultano incomprensibili, per il nuovo partito dell’ex dipietrista, «i ragionamenti sul conflitto d’interessi».
Nonostante i corteggiamenti all’opposizione e gli incontri che avrebbe avuto con Silvio Berlusconi nei giorni scorsi (è un ex forzista), De Gregorio chiarisce che «Italiani nel mondo sarà un movimento svincolato dagli estremismi di destra e di sinistra, erede della tradizione dei grandi partiti moderati della storia italiana».

Un movimento che a livello nazionale dice «assolutamente no» a un’alleanza con la Casa delle libertà, ma non la esclude sul piano europeo: «Italiani nel mondo guarda con attenzione alla casa europea dei moderati e immaginerei una confluenza internazionale all’interno del Ppe». Nei giorni scorsi hanno annunciato l’addio a Di Pietro Roberto Petrassi, già segretario dell’Italia dei valori nel Lazio, e Antonietta Brancati, consigliere regionale.

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