Diamanti e zaffiri I nuovi pezzi unici firmati Bulgari

La predilezione per le forme armoniche e rotonde e per il taglio cabochon insieme alla ricerca di effetti cromatici originali dati dalla combinazione di pietre colorate, sono da sempre le caratteristiche distintive della gioielleria Bulgari i cui fondatori erano di un villaggio dell’Epiro. In particolare il disegno dell’ellisse, un motivo tipico ornamentale dell’antica Grecia ed Egitto, derivato dall’interesse di questi popoli per l’astronomia e le costellazioni, si riscontra nei gioielli anni ’70 e ’80 di Bulgari esposti nel nuovo negozio di Montenapoleone recentemente inaugurato insieme alla nuova collezione «Elisia» in vendita in tutti i negozi della catena a partire da settembre. Creazioni straordinarie quali «sautoir», anelli ed orecchini in oro, zaffiri gialli e blu, agata celeste, citrini e diamanti sono accompagnati in mostra da grandi pannelli con i disegni originali tratti dall’archivio storico.
All’interno della cornice del negozio un video dove sfilavano Liz Taylor, Silvana Mangano, Mia Kirshner, Keira Knightley, Charlize Theron, Kelly Lynch con tanto di citazioni di Andy Warhol a spiegare la neonata collezione di alta gioielleria, pezzi tutti rigorosamente unici, tra cui una collana in oro bianco platino con 409 diamanti taglio baguette ed un diamante taglio navette di 5.76 carati, un «sautoir» in oro giallo con coralli e smeraldi cabochon e una collana in oro bianco con pendente di smeraldi e diamanti di raro pregio ed eleganza. L’esposizione mostra un’ampia selezione di pezzi che combina oro bianco, giallo, diamanti, pietre preziose, coralli e smalti lavorati a guilloché. Gli stessi gioielli dalle forme morbide e ovoidali, studiati per seguire armonicamente le forme della pietra contengono i connotati originali dello stile Bulgari. «In particolare, a partire dagli anni Sessanta una delle principali fonti di ispirazione del marchio è stata la città di Roma, in cui il motivo ellittico è presente in modo significativo con elementi che risalgono a epoche diverse come il Circo Massimo, le chiese barocche come San Pietro di Bernini o San Carlo alle Quattro Fontane realizzata da Borromini alla metà del XVII secolo», spiega Francesco Trapani, amministratore delegato. Lo stesso motivo è proseguito fino agli anni ’70 con le borse da sera denominate «Melone», un segno grafico del suo fondatore Sotirio.

Ancora oggi Bulgari si può dire un’azienda di famiglia perché di discendenti ce ne sono ancora. Lo stesso Sotirio nel 1881 si sposta a Roma davanti a Trinità dei Monti e nel 1894 nasce lo storico negozio di via Condotti, poi è la volta di Ginevra, Montecarlo e Parigi.

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