DIETRO LA LAVAGNA

Aiuto, mi si è dimezzato il Pil. È successo d’improvviso: Padoa-Schioppa si stava phonando il ciuffo bianco e zac, gli arrivano questi dati che sono come uno spinterogeno sugli zebedei: un male cane. Così scopriamo che la ricchezza del Paese non cresce più dell’1,5 per cento, come si pensava fino a ieri, ma dello 0,6-0,8 per cento. Oplà, stime dimezzate in un batter d’occhio. Il dubbio è: ci avranno fregato? Del resto si sa che in questo governo non ci sono molti uomini nobili: solo alcuni baroni, e i conti, che per altro non tornano mai.
Ora la domanda che viene da farsi è: com’è possibile? No, dico: com’è possibile perdersi per strada quasi un punto di Pil su uno e mezzo in pochi mesi? Non saremo mai stati alla Bce, ma basta essere stati un paio di volte al mercato rionale per cavarsela meglio con i conti. Non le pare, professor Schioppa? Per altro la Confindustria ritiene che anche le previsioni dello 0,6-0,8 per cento siano sbagliate: in realtà ci staremmo avvicinando alla crescita zero (zero tondo, nulla di nulla). E inoltre, per ammissione anche le stime dell’occupazione vanno dimezzate: pure quelle erano clamorosamente sbagliate. Ottimo, no? Ma qualcosa l’avranno azzeccato questi superesperti negli ultimi mesi? Anche per sbaglio? Che ne so: le puntate al Bingo? Il Superenalotto? La tombolata di famiglia?
Ce la prendiamo tanto con i nostri studenti asini, ultimi nelle classifiche Ocse, sette su dieci con un insufficiente in pagella. Ma a volte si ha l’impressione che chi ci ha governato in questi anni non sia poi molto diverso dagli allievi della Terza C, quelli che se parli di trapezio pensano a Moira Orfei, se domandi di seno&coseno pensano alla Bellucci e se chiedi del cono ti rispondono che lo vorrebbero col pistacchio. Ma sì, proprio loro, i ragazzacci che parlano di angolo «eretto», ipotenusa costruito sui «cateteri», «ellisse» di sole, e l’unico calcolo che capiscono è quello renale: non vi sembrano praticamente pronti per un posto al ministero?
D’altra parte non ci resta che sorridere. Che volete fare? Ci hanno raccontato per mesi che Prodi stava risanando i conti: abbiamo scoperto che era una bufala. Il tanto sbandierato recupero dell’evasione? Per usare le parole di uno studioso molto vicino alla sinistra, come Luca Ricolfi, è una pretesa «insieme falsa e spudorata». Che ci resta dunque? Il Pil dimezzato, l’occupazione dimezzata. Gli stipendi più bassi d’Europa. E la pressione fiscale alle stelle. Risultato: ovvio, il Paese non cresce.

L’unica cosa che cresce, di giorno in giorno, sono i sondaggi di Veltroni. Tra un po’ avrà il 300 per cento dei consensi. Ma sì, tanto la matematica col Pd è diventata un’opinione. E poi si sa, quel che conta non è avere i numeri. Basta darli.

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