Dietro le quinte di ZOOMARINE: la vita quotidiana di foche e delfini

Il parco tematico di Torvaianica offre a tutti la possibilità di trascorrere una giornata con gli animali

Dietro le quinte di ZOOMARINE: la vita quotidiana di foche e delfini

Li vedi saltare e giocare durante un’esibizione e pensi che sì, è bello, ma chissà cosa c’è dietro. Chissà quali costrizioni, quanti addestramenti non sempre graditi. Ma se vai oltre, se li osservi a contatto con gli addestratori, capisci perché agli occhi degli spettatori, e non solo di quelli più piccoli, una dimostrazione di delfini possa apparire tanto affascinante, a tratti emozionante. Ti rendi conto con quale passione e dedizione lavora chi sta a stretto contatto con questi animali, e con quale naturalezza vengono assimilati gli insegnamenti. E ogni preconcetto cade.
Zoomarine, il parco tematico di Torvaianica, ora offre la possibilità a chiunque di andare a curiosare dietro le quinte, di trascorrere una giornata a stretto contatto con delfini, pinnipedi, uccelli tropicali, seguendo gli addestratori, i biologi e i veterinari nelle loro attività quotidiane. Perché una cosa è assistere ad uno spettacolo, un’altra è vedere come delfini, foche, leoni marini e pappagalli vivono «in privato». Per cinque ore i visitatori vengono guidati alla scoperta del parco, conoscono da vicino le sue attrazioni, gli addetti ai lavori, assistono alle varie attività quotidiane di gestione come le visite veterinarie, la preparazione del pesce, il trattamento delle acque. Ma soprattutto osservano le particolari modalità educative degli esperti del parco. Nessuna costrizione per gli animali. Gli addestratori mostrano come si arriva ad ottenere certi risultati con i delfini, che a Zoomarine sono tutti di seconda generazione, figli di genitori nati in ambiente controllato. Dopo qualche non sempre scontata nozione teorica su questi mammiferi e sulle loro caratteristiche fisiche, si passa ad una dimostrazione pratica di una sessione di allenamento. Il tutto si svolge in positività: l’animale risponde ad un segnale sapendo che in cambio avrà un premio, che può essere un pesce, una carezza, un gioco. L’addestratore utilizza il target, un bastone con due palline rosse all’estremità, per insegnare ai delfini a seguire i comandi, e il bridge, un fischietto per comunicare con loro: dopo ogni fischio c’è sempre qualcosa di positivo. Particolare attenzione viene dedicata alla medicina preventiva. Tutti gli animali vengono periodicamente monitorati e sottoposti a esami del sangue, ecografie, e altri test per accertare la loro buona salute. E vengono addestrati affinché questo non diventi uno stress. Basta un comando perché delfini e leoni marini capiscano che è il momento dell’ecografia e mostrino il fianco, un altro segnale indica loro la necessità di un prelievo di sangue. Ed ecco subito la pinna pronta. Anche infilargli un tubo in gola per idratarli è un gioco da ragazzi, aprono la bocca e via.
Tutto si svolge nel massimo rispetto dell’animale e del suo spazio. E vedendo il feeling che c’è anche dietro le quinte tra addestratori e delfini - ma anche con pinnipedi e uccelli - non sembra proprio una formula di facciata. «Lavoriamo molto sulla psicologia dell’animale - spiega Angelo, il capo addestratore - se un giorno vediamo che un delfino non ha voglia di lavorare lo lasciamo stare. Noi siamo gli “occhi” dei veterinari, capiamo subito se c’è qualcosa che non va». Per i delfini esibirsi è un piacere, saltano anche da soli nelle vasche laterali se durante uno spettacolo vengono lasciati a riposo. E quando c’è il veterinario per l’ecografie accorrono tutti, perché vogliono farsi coccolare e toccare. Il contatto è importantissimo anche per i pinnipedi, 17 specie diverse tra cui Gaia, una foca grigia nata qui nel gennaio dello scorso anno. Hanno a disposizione 13 vasche, le più grandi d’Europa. La giornata dietro le quinte consente di conoscere da vicino anche questi docilissimi animali, che si fanno visitare, pesare, lavare i denti con incredibile naturalezza, a conferma del rapporto speciale che instaurano con i loro addestratori. A Zoomarine, a differenza di altri parchi, addestratori e animali trascorrono insieme otto ore al giorno, lasciando ad altro personale mansioni diverse, come la preparazione del pesce. Ai visitatori viene mostrato anche con quanto scrupolo è preparata la dieta per ogni esemplare, otto diversi tipi di pesce proveniente dai mari del Nord, senza mai superare la quantità di calorie settimanali previste. Infine una visita al laboratorio, dove un équipe di esperti monitora, con tre prelievi giornalieri, l’acqua delle varie vasche, mantenendone costante la salinità. Una curiosità: per una precisa scelta aziendale questo parco non prende l’acqua dal mare, ma viene preparata in un’apposita vasca con il sale proveniente dalle saline di Foggia.
La giornata dietro le quinte prevede anche un percorso adatto ai più piccoli.

Gli adulti pagano 100 euro, i bambini 60. Il normale ingresso al parco invece costa 23 euro per il biglietto intero, 16 per quello ridotto (dai 4 ai 10 anni e per gli over 65). Per informazioni 0691534001 e il sito www.zoomarine.it

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