La battaglia per Taiwan: ecco i 5 fattori militari del possibile scontro Usa-Cina

Le forze armate cinesi hanno quasi raggiunto la capacità di combattere una guerra a Taiwan. Ecco le contro mosse degli Usa e cosa potrebbe succedere

La battaglia per Taiwan: ecco i 5 fattori militari del possibile scontro Usa-Cina
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Il nuovo corso politico di Taiwan è iniziato ufficialmente lo scorso 20 maggio, quando William Lai si è ufficialmente insediato come presidente dell’isola. I rapporti con la Cina continueranno ad essere tesi, visto che Pechino considera Taipei una parte integrante del proprio territorio da riannettere alla "madrepatria" (in caso fosse necessario, anche attraverso l’uso della forza). Gli analisti si stanno dunque interrogando su come potrebbe svolgersi un’ipotetica battaglia tra i due contendenti situati sulle sponde opposte dello Stretto di Taiwan. Ci sono (almeno) cinque aspetti da considerare.

Il futuro di Taiwan e l’incognita Cina

È impossibile non partire dalle caratteristiche geografiche di Taiwan, isola montuosa situata a circa 180 chilometri dalla costa cinese, e cioè collocata in una posizione strategicamente vitale sia per la Repubblica Popolare Cinese che per gli Stati Uniti. Se il Dragone riuscisse ad ottenere il controllo di Taiwan, sfonderebbe la prima catena di isole, una serie di isole amiche degli Usa dislocate nel Pacifico occidentale che costituiscono una barriera naturale all'espansione cinese nella regione.

Grazie a tre decenni di investimenti massicci, le forze armate cinesi hanno quasi raggiunto la capacità di combattere una guerra a Taiwan. In risposta, gli Usa stanno elaborando nuove strategie di lotta e rafforzando le loro alleanze militari nell’intero Indo-Pacifico. A questo proposito, considerando le due tendenze in atto, il Financial Times ha identificato cinque aspetti militari che potrebbero contribuire a definire l'esito di una fantomatica guerra.

1) I missili del Dragone

Il primo chiama in causa il cuore modernizzazione militare cinese: i suoi missili. La Rocket Force dell’esercito cinese dispone infatti di grandi arsenali di missili balistici a corto, medio e intermedio raggio, che possono affondare le portaerei statunitensi e negare alle forze armate del Paese la possibilità di dominare l'aria e il mare della regione. Le basi delle forze missilistiche cinesi sono sparse in tutto il Paese, rendendo molto rischioso per l'aviazione statunitense volare nello Stretto di Taiwan in tempo di guerra. Di pari passo, le risorse aeree e navali americane nelle basi statunitensi in Giappone, Corea del Sud e Guam sono a loro volta vulnerabili alle armi di Pechino.

2) La riorganizzazione militare degli Usa

Il crescente schieramento di missili della Cina ha insomma un chiaro obiettivo: rendere sempre più difficile per gli Stati Uniti affermare i loro tradizionali punti di forza di dominio aereo e navale. La risposta degli Usa? Oltre a rafforzare le difese missilistiche a Guam, gli Stati Uniti stanno lavorando con gli alleati per disperdere le proprie forze nell’intera regione (secondo punto chiave), rendendo le truppe, gli aerei e le armi statunitensi più difficili da rintracciare.

3) L'ombra di un blocco navale

Arriviamo al terzo focus. Per imporre un blocco navale, le navi della Marina militare cinese dovrebbero passare attraverso lo stretto di Miyako o il canale di Bashi, ma questo le renderebbe facili bersagli dei missili dispiegati sulla prima catena di isole. Non è un caso che, in occasione delle esercitazioni congiunte di quest'anno e dello scorso, le truppe statunitensi e filippine abbiano simulato la riconquista di isole nel territorio più settentrionale delle Filippine, Luzon, nonché l’affondamento di navi nemiche con missili di difesa costiera.

4) Satelliti e capacità spaziali

Il quarto focus riguarda i satelliti e le altre capacità spaziali, ormai componenti fondamentali della guerra moderna. Negli ultimi anni, Pechino ha aumentato drasticamente il numero di satelliti per le comunicazioni e le operazioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR). La Central Intelligence Agency (CIA) statunitense ha avvertito che la Cina starebbe anche costruendo sofisticate armi informatiche per prendere il controllo dei satelliti nemici in tempo di guerra.

5) Gli alleati di Washington

Il quinto focus coincide con l’eventuale discesa in campo degli alleati americani in Asia: in caso

di guerra, Washington sarà l’unico attore a difendere Taiwan dalla Cina o sarà supportato dai suoi partner locali? Tra questi citiamo: Filippine, Giappone e Corea del Sud. Pechino sta già iniziando a fare i suoi calcoli.

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