Distinguo, sfumature e bizantinismi. Al Senato solito valzer delle mozioni

La Cdl esprime "solidarietà" alla Gdf, la sinistra "apprezzamento". Ma voteranno in modo diverso

Distinguo, sfumature e bizantinismi. Al Senato solito valzer delle mozioni

Roma - Voi gente normale, sapreste dire quale differenza sostanziale ci sia nell’esprimere «sostegno e solidarietà» dal «sostegno e apprezzamento» alla Guardia di finanza? A corollario condiviso c’è pure «stima e riconoscimento» ovviamente, ma la «solidarietà» distingue l’Odg stilato da Roberto Calderoli per il centrodestra, l’«apprezzamento» quello del centrosinistra. Se Franco Marini desse retta al buon senso, oggi unificherebbe i due documenti, costringendo però ad un voto plebiscitario e dunque al marasma le forze che sostengono il governo. Così, nella miglior tradizione bizantina imperante pur sotto il crollo delle mura, l’opposizione voterà il proprio documento che implicitamente difende anche il generale Roberto Speciale, mentre la maggioranza si terrà ancor più sul vago per non accreditare giudizi sulla sua rimozione, che suonerebbero condanna per il viceministro Vincenzo Visco. Ma ci giurereste che questi distinguo da azzeccagarbugli riusciranno ad evitare la confusione e la crisi, come per l’Odg sull’Afghanistan?
Parecchia confusione, con figuraccia per il governo e imbarazzo dei suoi senatori, s’è anticipata già ieri nell’aula di Palazzo Madama, con la rivelazione della Cdl che non esiste il decreto di rimozione del general Speciale e quella aggiuntiva della Lega secondo cui il governo ha ritirato dalla Corte dei conti il decreto di nomina del generale Cosimo D’Arrigo perché irregolare. Insomma, ci sarebbero «due comandanti della Guardia di finanza» come ha denunciato Francesco D’Onofrio, oppure nessuno, forse e pirandellianamente centomila. «Solleciterò una risposta chiarificatrice del governo su questo punto», ha promesso Marini sconsolato.
Le polveri sono accese e si vedrà oggi, quando prenderà la parola il ministro Tommaso Padoa-Schioppa sotto le telecamere della diretta di Stato. Alle 19,40 che è poi l’ora delle ambulanze, per dar tempo e modo all’Unione di recuperare invalidi e convalescenti, novantenni a vita ed emigrati. Il voto andrà sul tardi, intorno alle 22. E poiché non vedrete in tv il dibattito che inizia stamani, non perdetevi le dichiarazioni di voto. La Cdl ha depositato ieri la mozione principale, che ricalca quella precedente dove si chiedeva al governo il ritiro di tutte le deleghe affidate a Visco, con la denuncia aggiuntiva dell’assenza del decreto di revoca di Speciale, che «configurerebbe una anomala situazione di incertezza dei vertici della Guardia di finanza, con contestuale presenza di due comandanti generali». Verrà probabilmente modificata nuovamente oggi, dopo il rattoppo che giungerà dal governo.


«Speriamo di sì», ha sospirato ieri sera Marini a chi gli chiedeva se è pronto. «È una situazione kafkiana», dice Renato Schifani. «Preparatevi a una sorpresina», promette Calderoli spiegando che «l’uovo di Pasqua non si apre alla vigilia».

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